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"Perché Max Verstappen si è ritirato in Australia": confessione dei vertici Red Bull, una tragica figuraccia

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Alla Red Bull la tensione è già alle stelle dopo sole tre gare della stagione di Formula 1. Già, i due ritiri in tre competizioni hanno fatto saltare i nervi a Max Verstappen, che ha criticato l'affidabilità della macchina parlando di un mondiale, per lui, di fatto già concluso. E alle parole dell'olandese campione del mondo ha risposto Helmuth Marko, lo storico consulente del team, che lo ha criticato per i nervi un po' troppo a fior di pelle.

 

Ma oltre alla critiche, Marko ha anche parlato delle cause dell'ultimo ritiro della Red Bull. Lo ha fatto interpellato dall'austriaca Orf, che gli ha chiesto conto della "spiegazione molto complessa" circa l'ultimo ritiro di Verstappen. In che senso, molto complessa? E Marko, da par suo, si è speso in spiegazioni: "I saltellamenti (ovvero il porposing, ndr) hanno provocato la rottura di un tubo del serbatoio ad alta pressione", ha premesso.

 

E ancora: "Era scoppiato, presumiamo a causa del porpoising, ma ora è tutto a posto, lo abbiamo sotto controllo anche se ci sono ancora piccoli saltellamenti. Quello di Melbourne è stato un colpo duro, e ora siamo di gran lunga dietro Leclerc. Ma abbiamo reagito rapidamente. Dal lato del motore, penso sia evidente che i problemi del Bahrain fossero completamente diversi da quelli che abbiamo avuto in Australia o nei test. Secondo la Honda, possiamo aspettarci che i problemi al motore vengano sistemati entro la prossima gara", ha concluso Helmut Marko. Infine, una curiosità: prima dell'Australia aveva affermato, testuali parole: "Né i piloti né le vetture di Ferrari e Mercedes possono coprire una distanza di gara con questo porpoising". Una sorta di profezia kamikaze: il porposing infatti ha fatto fuori solo la Red Bull di Verstappen (e lo ha ammesso lo stesso Marko...).

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