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John Elkann, la confessione: "Abbiamo cambiato cultura", perché Binotto è ancora in Ferrari

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“La F1-75? Ci siamo concentrati sulla vettura 2022 nel 2020, affidando il lavoro sulla macchina di questa stagione alla squadra e a Mattia, nonostante tutte le pressioni di quegli anni. Abbiamo cambiato anche la nostra cultura, non cerchiamo più colpevoli, ma diamo responsabilità, passando dal concetto di singoli individui a quello di squadra creando un ambiente coeso con grandi ambizioni e con tanta umiltà”. Esordisce così a F1 TV, John Elkann, presidente della Ferrari che quest’anno è tornata a battersela per il titolo, in un duello che potrebbe proseguire per tutta la stagione tra Charles Leclerc e la Red Bull di Max Verstappen

 

 

Elkann, l’elogio a Leclerc-Sainz e agli uomini del team
Su Leclerc e Sainz, ma anche e soprattutto sull’impegno degli uomini della scuderia di Maranello nei GP, il numero uno del Cavallino ha detto ancora la sua: “Abbiamo due grandi piloti, ma essi sono soprattutto parte di una squadra – ha dichiarato Elkann — ed è questo ciò che è importante per la Ferrari. Qualcosa di cui sono molto orgoglioso, personalmente, è vedere come la Ferrari agisca da squadra, dai nostri piloti agli ingegneri, fino ai meccanici, che lavorano bene insieme. Le nostre prestazioni ai pit-stop, ad esempio, sono state per il 48% sotto i tre secondi nel 2020, salendo al 78% nel 2021, mentre quest’anno siamo all’89% di soste sotto i tre secondi”.

 

 

Elkann: “Mondiale? Tante variabili, molti si decidono all’ultima gara”
Il manager 46enne vuole poi rimanere coi piedi per terra in questa fase iniziale di campionato, che vede la Ferrari in lotta contro la Red Bull: “Abbiamo detto che saremmo stati competitivi, e lo siamo, ma dall’essere competitivi alla vittoria è come andare sulla luna o andare su Marte, il che è estremamente difficile – ha concluso – sappiamo bene che i campionati si vincono o si perdono all’ultima gara, all’ultimo giro, e questo con variabili che controlliamo e molte che non controlliamo. Per questo che la Formula 1 è uno sport emozionate, e come Ferrari siamo entusiasti di questa sfida”.

 

 

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