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Radu, la rinascita dopo la papera con l'Inter: resta in serie A, ecco dove andrà

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Claudio Savelli
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Sostiene Oscar Damiani che Ionut Radu «un giorno sarà il portiere titolare dell'Inter». Sono parole forti se è vero che il portiere rumeno, con la sua papera in quel di Bologna, ha scucito lo scudetto dalle maglie nerazzurre. Ma sono soprattutto parole strategiche, visto che Damiani, in quanto agente di Radu, è chiamato a difenderne l'immagine e a curarne gli interessi. Interessi che coincidono con quelli dell'Inter, ovvero vedere Radu altrove: l'una vuole far spazio al nuovo arrivato Onana, che se la vedrà con il rinnovato Handanovic per il ruolo da titolare, e l'altro vuole invece giocare con continuità come non gli accade da oltre due stagioni, motivo per il quale ha tradito i nerazzurri nel momento in cui è stato chiamato in causa.

«È forte», si affretta infatti a sottolineare Damiani. Avrà occasione di dimostrarlo lontano da Milano: il paradosso del mercato infatti è che un portiere giovane e chiaramente in esubero come il 25enne nerazzurro fa gola a mezza serie A. Costa poco o nulla, considerando che l'Inter è aperta al prestito e concederebbe anche un diritto di riscatto che consente a chi lo ingaggia di valutarlo e valorizzarlo per sé, non perla casa madre. È esattamente ciò che ha evitato l'Empoli con Vicario (25 anni), riscattato per ben 9 milioni per essere ceduto a 13-15 a chili offrirà: la Fiorentina è interessata ma distratta dalla calcolatrice.

 

 

OTTIMO RAPPORTO - In caso di partenza del titolare, comunque, i toscani che vantano un ottimo rapporto con l'Inter dopo gli affari Pinamonti e Asllani-Satriano, gradirebbero Radu. Discorso simile per la Cremonese che cerca il sostituto di Carnesecchi, tornato all'Atalanta per approdare probabilmente alla Lazio in cambio della stessa cifra di Vicario (13-15 milioni). Ma il 21enne della Dea dovrà stare fermo 3 mesi per via della lussazione alla spalla rimediata con l'Under 21, ecco perché nell'attesa il nome di Radu si è fatto strada nella lista di Sarri, che perderà Strakosha e forse pure il 40enne Reina. Anche l'Udinese ha chiesto informazioni per avere il nerazzurro come vice-Silvestri, allungando la coda alla porta dell'Inter. Gli agenti ci sguazzano: «Al ragazzo piacerebbe rimanere in Italia», ricorda infatti Oscar Damiani jr, ammettendo che il padre incontrerà l'Inter «settimana prossima», dopo che il club avrà smaltito incontri ben più importanti per Dybala e Lukaku. Di sicuro Radu ha un ottimo entourage alle spalle ed è avvantaggiato dal fatto che le porte quest' estate sono girevoli.

Basta infatti il vuoto tra i pali per un club ad innescare l'effetto domino ed è quello che sta succedendo ora, dove molti estremi difensori erano in prestito o sono in scadenza di contratto. Detto della Fiorentina, anche il Napoli è alla finestra del mercato dei portieri. Il contratto di Meret scade nel 2023 mentre quello di Ospina è al termine, l'idea era rinnovare l'uno o l'altro a seconda delle offerte per il primo, che non sono arrivate.

 

 

INDUGI - Così De Laurentiis ha rotto gli indugi e ha offerto il rinnovo al 25enne italiano fino al 2027 con uno stipendio da 1,5 milioni all'anno: al ribasso ma con la garanzia di essere titolare. Il vice, infatti, sarà uno tra il 35enne Sirigu, a sua volta libero dal Genoa, il 30enne Sportiello, che la Dea cederebbe qualora restasse Musso, e Ivica Ivusic, 27enne estremo difensore dell'Osijek e titolare nella Croazia. In tutto ciò la variabile è Cragno, che gradirebbe evitare la serie B a 27 anni: il Cagliari chiede 7 milioni e il Monza sembra disposto a offrirli, a patto che si parli anche di Joao Pedro. Ma il Torino, che si è già cautelato con Gabriel dal Lecce, può subentrare in caso di cessione di Milinkovic-Savic (25), gradito dalla Viola. E così si torna al punto di partenza, nell'attesa che qualcuno muova la prima mossa e nella consapevolezza che il portiere in campo è uno e chi lo sbaglia, come l'Inter con Radu, paga. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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