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Matteo Berrettini: "Vi dico tutto", la rivelazione sul ritiro per il tampone maledetto

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Matteo Berrettini adesso racconta alla Gazzetta dello Sport tutto quello che è successo davvero a Wimbledon. Il campione ora rivela come sono andate le cose in quel maledetto giorno che gli è costato il ritiro dalla competizione: “È stato assurdo, anche perché il mio team cercava di non sembrare troppo triste, mi dicevano ‘vabbè..’. Io me ne stavo isolato nella mia stanza, sperando di essere negativo in tempo per il martedì, quando avrei giocato… A un certo punto abbiamo pensato di essere su Scherzi a parte, o che ci fosse qualcuno o qualcosa che ci stesse maledicendo. Alla fine però, ho cercato di guardare il lato positivo.

 

 

Nonostante la tristezza e la delusione, arrivavo da due settimane in cui non avrei potuto chiedere di meglio. Tornato dopo l’operazione alla mano sono riuscito a vincere due tornei. Quindi, alla fine, ho cercato di tornare da Londra con il ricordo positivo della vittoria al Queen’s e non con l’amaro in bocca per non aver giocato Wimbledon…”.

 

 

 

Poi ha aggiunto: “Il torneo non l’ho visto, se non verso la fine… Onestamente non riuscivo a guardarlo. Non sono un grande appassionato di tennis quando non lo gioco io. Mi sono buttato sui film e le serie, ho finito Peaky Blinders. Ho letto poco, cercavo qualcosa che mi distraesse, non che mi facesse pensare troppo. Ammetto di non essere stato troppo socievole con chi cercava di chiamarmi o scrivermi in quei giorni…”.

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