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Sassuolo, un caso internazionale: tutti i gioielli sul mercato sono rimasti fregati

Giulia Stronati
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Incredibile ma vero. Uno dei grandi paradossi di questo calciomercato estivo riguarda la gioielleria Sassuolo, celebrata dalla stragrande maggioranza dei media come la più rinomata del calcio italiano. In vetrina ben 6 calciatori che dovevano essere destinati a infiammare le trattative e a recitare un ruolo da protagonista in questa torrida estate. E invece i talenti del club neroverde sono ancora tutti fermi al palo. Nessuno di loro si è spostato: per alcuni addirittura il telefono non è neppure squillato, nonostante la propaganda mediatica orchestrata dall'amministratore delegato degli emiliani, Giovanni Carnevali, che ogni settimana si è prodigato in varie interviste per accendere i riflettori sui suoi calciatori. Niente da fare, almeno per il momento. D'altronde- secondo la gran parte degli addetti ai lavori- questo flop sul mercato è causato dai prezzi esagerati e in parte gonfiati da parte della società emiliana. Un po' come voler vendere il ferro come fosse oro.

 

 


A partire da Gianluca Scamacca, attaccante di livello e dalle grandi potenzialità, per il quale in Emilia continuano a chiedere 50 milioni.
Tanti, troppi. Non a caso Psg e West Ham hanno rallentato dopo averlo corteggiato e messo sul piatto rispettivamente 35 e 40 milioni di euro per ingaggiarlo. Se pensiamo che il Barcellona per 50 milioni (bonus inclusi) si è accaparrato un certo Lewandowski dal Bayern, ci si rende immediatamente conto di come certe valutazioni non rispecchino l'andamento del mercato.
Stessa cosa per altri due attaccanti: Giacomo Raspadori e Mimmo Berardi.Il primo valutato tra i 30 e i 35 milioni non ha ricevuto offerte ufficiali, mentre il capitano neroverde è stato sondato da Juventus, Milan e Roma tutte scappate però a gambe levate di fronte ai 30 milioni richiesti. I bianconeri hanno chiuso per Di Maria e i giallorossi si sono aggiudicati Dybala, mentre il Diavolo una cifra del genere la spenderà per un 21enne come De Ketelaere che tra l'altro vanta una esperienza internazionale decisamente superiore a Berardi (zero presenze in Champions a 28 anni suonati).

 

 

 


E che dire di Davide Frattesi: la Roma era arrivata a mettere sul piatto 18 milioni più i giovani Missori e Volpato (entrambi con la recompra). Il club della famiglia Squinzi ne voleva 25 più i due giovani (per una valutazione complessiva di 32 milioni) e così Pinto ha deciso di interrompere le contrattazioni. Peggio è andata a Maxime Lopez e Junior Traorè. Quest' ultimo piaceva a Napoli (offerti 16 milioni più 4 di bonus) e Milan, ma l'infortunio nei primi giorni di ritiro lo terrà fuori per un po' togliendolo di fatto dal mercato. Il metronomo francese invece non ha ricevuto particolari richieste: in Primavera c'era la fila sugli spalti del Mapei Stadium per visionarlo, mai 25 milioni chiesti hanno spaventato le possibili pretendenti. «Chi vuole troppo nulla stringe», il celebre adagio dei nostri nonni rischia di rivelarsi una lezione amara anche per il Sassuolo... 

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