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Mattia Binotto sul disastro Ferrari: "Di chi è la colpa". Monta la rivolta dei tifosi

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Giornata amara per la Ferrari al GP d'Ungheria: Sainz è arrivato quarto dietro a Verstappen, Hamilton e Russell, mentre Leclerc solo sesto. Le due rosse giù dal podio hanno deluso le aspettative che si erano create dopo l'ottimo risultato ottenuto ieri in qualifica. Ad analizzare la gara è stato il team principal Mattia Binotto, che non ha voluto sentir parlare di strategia sbagliata: "Ci aspettavamo tutti un risultato diverso, il problema non è stata la strategia ma la macchina che non è andata. Sainz ha fatto la stessa strategia di Hamilton e lui ha chiuso secondo. Se oggi la macchina ci fosse stata non saremmo qui a parlare di strategia, oggi è mancato tutto".

 

 

 

Per Binotto, insomma, non ci sono dubbi: "Analizzeremo tutto, ma soprattutto perché la macchina non avesse il passo giusto. Oggi la macchina non ha funzionato per come l'abbiamo vista venerdì e in questo inizio di stagione, non abbiamo tenuto il passo di Red Bull e Mercedes. Non ho risposte, ma qualcosa non avrà funzionato correttamente".

 

 

 

Intanto monta la rivolta contro di lui sui social. C'è chi invoca le sue dimissioni, chi parla di "disastro" e "gestione imbarazzante" e anche chi fa notare come Leclerc a fine gara abbia detto l'opposto rispetto a quanto affermato da Binotto: "Non sono contento. Avevamo una buona macchina. Ero confidente con l'auto. Abbiamo perso tantissimo tempo con la scelta delle hard".

 

 

 

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