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Mattia Binotto, un aneddoto clamoroso: come si è fatto ritirare la patente

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Mattia Binotto e la lunga carriera che lo lega alla Ferrari. Prima il ruolo di ingegnere motorista per la squadra prove e poi, dal 2004, quello di ingegnere motorista per la squadra corse. L’ingegnere di Losanna, oggi 52 anni, ha così potuto vivere in primo piano l’epopea di Michael Schumacher con la Ferrari, che vinse cinque titoli fra 2000 e 2004. Il pilota più titolato in F1 (sette titoli) insieme a Lewis Hamilton, che conquistò il primo successo nel 2008 con la McLaren prima di prendersi gli altri in Mercedes. In una recente intervista con La Gazzetta dello Sport, intanto, Binotto ha ricordato un aneddoto curioso che riguarda la vittoria di Schumi a Monza nel 2003, o meglio, ciò che gli è successo "per colpa" del Kaiser subito dopo quel trionfo.

 

Quando ritirarono la patente a Binotto dopo Monza 2003
"Io delle vittorie di Michael a Monza ricordo soprattutto quella del 2003, quando ero suo ingegnere motorista — ha raccontato Binotto alla Rosea —. Partì in pole, restò davanti a Montoya per tutta la gara ed ebbe la meglio in un confronto tirato a ogni giro sul filo dei decimi di secondo. Veniva da due gare difficili, il campionato era in bilico, e quel trionfo ci diede lo slancio verso il titolo mondiale”.

 

Quindi l’aneddoto. Dopo aver festeggiato l'importante vittoria di Schumi, dall'Autodromo di Monza l’ingegnere si mise in macchina per far ritorno nella sua Modena: "Ero talmente euforico che tornando a casa, all’altezza di Parma, ho preso una multa per eccesso di velocità con ritiro della patente”. Per ovviare a quell’inconveniente, alla fine, ha ovviato prendendo "in prestito" il motorino dell'altro pilota della scuderia, Felipe Massa, per andare ogni giorno a lavorare a Maranello.

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