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Allegri, Juve "flaccida" a Monza. Il sospetto sui giocatori: "Per farlo esonerare?"

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È uno dei peggiori avvii della storia. In casa Juve, la sconfitta contro il Monza ha aggravato un umore già di per sé fragile. Ci ha pensato l’ex Raffaele Palladino stavolta a sconfiggere la Vecchia Signora, alla guida della squadra da soli cinque giorni, come mercoledì scorso aveva fatto il Benfica di Roger Schmidt. Per la squadra di Max Allegri nove partite, compresa la Champions, e tre sconfitte, una in più delle vittorie che rimangono, appunto due. Non c'è stato giorno in cui la Juve non abbia sofferto, a parte il debutto contro il Sassuolo. Contro la Salernitana, al netto del Var, Madama ha patito le pene dell’inferno.

 

 

 

Allegri, peggio senza fine. Giusto pensare all’esonero? - Su La Repubblica, Maurizio Crosetti parla di ciclo finito. Di una squadra tornata normale e che non avrà modo subito di rilanciarli. Se Allegri avrà ora la pausa di campionato per lavorare e cercare di tirare su il morale ai suoi, diversi giocatori risponderanno presente alle convocazioni delle Nazionali. E Max se ne rimarrà solo con alcuni di loro nel preparare le sfide contro il Bologna e il Maccabi Haifa. Quella in Champions è l’ultima spiaggia se si vuole sperare in un passaggio del turno: Psg e Benfica sono già a quota sei, contro lo zero dei bianconeri e del club israeliano. La seconda sconfitta di fila della scorsa settimana ha messo in evidenza una Juve alla quale manca una reazione emotiva, che non lotta, non soffre e non si danna mai l’anima. Giusto forse pensare a un possibile esonero dell’allenatore toscano, tanto che Dagospia insinua il dubbio: "Squadra flaccida, forse per far esonerare il mister?".

 

 

 

 

Palladino, in cinque giorni rileva il Monza e vince contro gli ex - Fino un paio d'anni fa, è scritto ancora su Repubblica, chi guardava giocare i bianconeri pensava: adesso segnano. Spesso accadeva, quasi sempre. Ora la Juve passa in vantaggio e si fa raggiungere, oppure perde e basta. Quando a Monza è entrato Birindelli, più di uno juventino, ha pensato con nostalgia a suo padre, nel senso di quella Juventus. Birindelli, non Del Piero o Zidane. Di quella grande squadra è rimasto solo Nedved, attuale vicepresidente del club du Torino. Colui che in campo ha giocato insieme a Palladino, che in cinque giorni, dopo aver rilevato la squadra da Giovanni Stroppa, ha regalato il primo successo al suo Monza contro i suoi ex.

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