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Leclerc truffato dalla Fia? "La sanzione di Perez...": cosa non torna

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Ha dovuto aspettare le 2 di notte a Singapore (le 20 di sera italiane), ma alla fine Sergio Pérez ha potuto festeggiare la sua vittoria questa domenica. Quasi sempre imperdibile sul ritmo, ma finito dai commissari a fine-gara per non aver rispettato la distanza di sicurezza corretta nei due ingressi della Safety Car (entrata per gli out dell’Alfa Romeo di Zhou e dell’AlphaTauri di Tsunoda). La sua spiegazione è comunque servita a convincere la direzione gara nell’affidargli una sanzione minima, dopo la doppia investigazione fatta sul messicano. Solo 5” e una reprimenda, che non hanno scalfito il vantaggio di 7”6 su Leclerc a fine gara. 

 

 

La Fia attacca.. ma concede la minima sanzione
Il pilota Red Bull ha così potuto festeggiare la seconda vittoria in stagione, dopo quella di Montecarlo. Interpellato sulla doppia violazione dell'articolo 55.10 del regolamento sportivo Fia, secondo cui "il leader della corsa deve mantenersi entro 10 lunghezze di auto dalla Safety Car una volta in pista e fino allo spegnimento delle luci", Perez si è difeso evidenziando le condizioni proibitive della pista a propria discolpa. “Interrogato durante l’audizione — recita la nota della Federazione — Perez ha affermato che le condizioni erano molto umide e che era molto difficile seguire da vicino la safety car con gomme e freni freddi". Una giustificazione che la Fia stessa ha ritenuto inaccettabile: "Nonostante la pista fosse in parte bagnata, non accettiamo che le condizioni fossero tali da rendere impossibile o pericoloso per Perez mantenere il divario richiesto dalla safety car”.

 

 

Esito contrastante rispetto alle precedenti sanzioni a Vettel e Giovinazzi
La penalità è poi sì arrivata, ma lascia tanti dubbi perché minima: "Abbiamo tenuto conto delle condizioni di bagnato e delle difficoltà evidenziate da Perez come circostanze attenuanti per questo incidente e, di conseguenza, abbiamo deciso di sanzionarlo con una reprimenda”. E una penalità di 5 secondi, che contrastano con le precedenti sanzioni di Vettel in Ungheria nel 2010 e di Giovinazzi proprio a Singapore nel 2019. Il tedesco perdette il podio per un drive through di 20 secondi, il pugliese ricevette 10 secondi (chiudendo 10° finale).

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