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"Mangiabanane, ti sbianco": calcio femminile, orrore a Fano

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Increscioso episodio di razzismo e violenza verbale nel calcio femminile giovanile. Durante una partita di calcio a Fano, una giovanissima calciatrice di 15 anni dell'Ancona Respect ha protestato con l'arbitro per un fischio contestato. "Quello non era rigore", ha urlato la ragazzina scatenando però la reazione assurda dei tifosi di casa. In particolare a perdere il controllo sugli spalti è stato il padre di una delle calciatrici Under 17 del Fano, che ha pensato bene di prendersela con le origini della 15enne, figlia di immigrati di seconda generazione. "Adesso ti sbianco, sei una mangiabanane", le avrebbe gridato davanti a tutti, secondo quanto riportato dal Corriere Adriatico, quotidiano locale.

 

 

 

Espressioni che, va detto, hanno trovato una pronta reazione negli altri tifosi e nello stesso club di casa, il Fano. "Le ragazze si sono sciolte in un pianto, hanno provato rabbia e sofferenza - ha spiegato Silvana Pazzagli, presidente della squadra ospite -. La 15enne? È quasi rassegnata a questo genere di situazioni, perché sa che se le può aspettare dovunque vada a giocare. È preparata e il fatto che lo sia rende tutto più drammatico".

 

 

 

 

"Gli episodi accaduti sono inqualificabili e rischiano di riaprire delle ferite legate alle talvolta difficili storie di immigrazione che riguardano alcune giocatrici della nostra squadra - ha accusato ancora la Pazzagli -. Quel genitore non deve neanche provare ad avvicinarsi al nostro campo dopo un fatto così grave". L'ultimo caso risale ad appena un mese fa, quando la giovane 15enne è stata bersagliata con altri insulti ad Ascoli, con tanto di improvvide e assurde connotazioni politiche: "Tornatevene a casa vostra, tanto ora ci pensa la Meloni", le avrebbe detto una giocatrice ascolana.
 

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