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Non è l'arena, "stavo per ammazzarmi": la ragazza che sconvolge Giletti

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Ospiti "in esclusiva" di Massimo Giletti le ex farfalle della ginnastica ritmica. Sono Anna Basta e Nina Corradini ad aver denunciato gli abusi subiti. "Vivevo in un momento in cui pensavo che la mia vita non avesse un senso", esordisce Anna a Non è l'Arena nella puntata di domenica 13 novembre. L'ex atleta della Nazionale di ginnastica ritmica parla di umiliazioni e vessazioni continui, tanto che "quando mi guardavo allo specchio non sapevo cosa dire, mi odiavo".

 

 

La ragazza su La7 ammette che all'epoca "non riuscito a dormire, mi odiavo, sognavo le umiliazioni e piangevo tutte le notti". Addirittura - racconta di fronte a un conduttore sconvolto - "ci sono stati due momenti in cui ho pensato di porre fine alla mia esistenza". Fortunatamente a salvarla ci ha pensato la sua compagna di stanza: "Ero a Desio nella nostra camera d'hotel, lei era dal fisioterapista. Così ero seduta sul letto e guardavo fuori dalla finestra, noi eravamo al terzo piano. In quel momento ho pensato: 'adesso la apro e la faccio finita'". Proprio in quell'istante però la compagna di stanza ha fatto il suo ingresso, "mi sono scossa e ripresa" da quello a cui stavo pensando. 

 

 

Anna ha lasciato la Nazionale italiana, dopo che le vessazioni affliggevano lei e l'amica Corradini, seppure "tutte le atlete vivevano uno stress emotivo importante: dall’incubo della bilancia alla mancanza quotidiana di ascolto ed empatia". Oggi l'ex atleta allena "per non far subire alle bimbe ciò che ho subito io e sapendo che si possono raggiungere risultati importanti ma in un modo migliore. Il che non significa non essere severi, ma porre l’attenzione sul lato umano dell’atleta, accettando anche le caratteristiche fisiche personali. Si può essere performanti restando in salute".

 

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