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Qatar 2022, Valencia: il finto malore per evitare l'arresto

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Una doppietta all’esordio contro il Qatar. La vittoria dell’Ecuador porta la firma (doppia) di Enner Valencia, che a 33 anni ha già iniziato un Mondiale da vero protagonista. Come nel 2016, quando un episodio lo rese celebre agli occhi del mondo nella sfida contro il Cile, quando si accasciò a terra da solo richiamando immediatamente l'attenzione dei giocatori in campo e dei sanitari che corsero subito in suo soccorso. Sembrò che fosse qualcosa di grave, dato che lasciò il campo in barella e intubato. Ma in realtà l'ambulanza che in fretta si precipitava a trasportare il giocatore in ospedale, poteva rappresentare un pericolo: a seguirla c'erano ben 13 poliziotti. Quella di Valencia fu una fuga premeditata per evitare l'arresto.

 

 

L’infortunio finto e la fuga
La sfida era valida per le qualificazioni ai Mondiali 2018 in Russia. L'attaccante dell'Everton era stato accusato di non aver pagato gli alimenti alla sua ex-moglie per la figlia di cinque anni. Motivo per cui il giorno prima della gara, mentre si stava allenando per la partita, aveva ricevuto un mandato d'arresto. Una notizia che aveva lasciato senza parola l'intera federazione. Valencia allora era comunque sceso in campo a Quito, contribuendo alla vittoria per 3-0 contro i rivali cileni. La Polizia lo ha aspettato fuori dal bus della Nazionale una volta giunto allo stadio, per non aver pagato un totale di 17 mila dollari alla compagna. Poi l’infortunio e la fuga su una gold car, sfuggendo all’arresto. Insomma, allora fece più notizia quello che la vittoria. Nei giorni successivi Valencia negò tutto e non fu più arrestato continuando liberamente la sua carriera.

 

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