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Vialli, Mauro-choc: "Lucido 10 minuti ogni 2 ore, cosa mi ha chiesto"

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"Sapeva che la fine era vicina". Massimo Mauro è stato uno dei grandi amici di Gianluca Vialli, scomparso giovedì sera a 58 anni dopo 5 passati a combattere contro un tumore al pancreas. L'ex calciatore di Juventus e Napoli, che con Vialli aveva creato la Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport, era andato a trovarlo in clinica a Londra il 21 dicembre scorso. E' stato il suo ultimo saluto: "Mi chiese di massaggiargli le caviglie".

 

 



Era stato proprio Gianluca a volerlo al suo capezzale: "Me lo aveva chiesto ed è stato molto importante per me essere là, la considero una fortuna. Luca - ha spiegato Mauro al Tg1 - era ormai in condizioni molto critiche. E' stato difficile avere una buona comunicazione. Ma, per 10 minuti ogni 2 ore riusciva a essere lucido e allora abbiamo parlato della Juve, della Sampdoria, della fondazione, abbiamo parlato di quello di cui parlavamo sempre. Abbiamo riso".

 

 



"Gianluca - prosegue - era un uomo credibile e sapeva esercitare la leadership, il lavoro nella Nazionale assieme a Mancini lo testimonia e non finirò mai di ringraziare il presidente della Figc, Gravina, per avergli concesso negli ultimi anni della propria vita questa esperienza straordinaria, che a Luca è servita tantissimo. Il pomeriggio che sono arrivato a Londra, svegliandosi, Luca mi chiese di fargli un massaggio e io ho preso il suo polpaccio e gliel'ho massaggiato, a quel punto mi ha guardato e mi ha detto: nonostante le mie condizioni, tu non avevi questi muscoli quando giocavi, e ci siamo fatti una gran risata".

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