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Hamilton si rovina da solo: "Sì", inchiodato dalla macchina della verità

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Ospite di TV Sky Sport UK, Lewis Hamilton si è lasciato andare a un’intervista molto particolare: il pilota Mercedes ha dovuto rispondere a una serie di domande sottoponendosi alla macchina della verità — un poligrafo che misura e registra diverse caratteristiche fisiologiche di una persona individuando eventuali risposte false o veritiere — e in questa circostanza è stato costretto a rispondere, tra le altre, a una domanda che, data la trattativa per il rinnovo di contratto in corso, al momento è tra le più delicate a cui rispondere.

 

 

 

 

Hamilton, la volontà è di rimanere per l’ottavo titolo
Dopo una serie di domande soft il presentatore di Sky F1 Simon Lazenby gli ha infatti chiesto se ha intenzione di continuare a correre in Formula 1 fino a quando non vincerà l'ottavo titolo di campione del mondo. Hamilton, titubante, ha risposto con un "Sì" e la macchina ha stabilito che stesse dicendo la verità. È bastato dunque un monosillabo per perdere un po' di forza nella contrattazione in atto con Mercedes: con la sua risposta ha infatti escluso la possibilità di un ritiro a fine stagione per dedicarsi ad altro e ha anche svelato di non avere molte altre chance di andare via da Mercedes dato che i top team hanno tutti i sedili occupati fino alla fine del Mondiale 2024: la Ferrari con Leclerc e Sainz, la Red Bull con Verstappen e Pérez.

 

 

 

 

Hamilton, nessuna bugia a Toto Wolff

Successivamente, un'altra scomoda domanda postagli da Lazenby, gli ha permesso di recuperare, almeno parzialmente, la forza contrattuale persa in precedenza. Rispondendo "No" alla domanda "Hai mai raccontato una bugia al capo del team Mercedes e comproprietario Toto Wolff?", e trovando conferma dalla macchina della verità che non stesse mentendo, ha difatti pareggiato i conti sul fatto che quanto detto con l'austriaco in sede di trattativa per il rinnovo del contratto non era un bluff.

 

 

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