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Inter, 3 pari al Meazza e Benfica schiantato: ora Milan in semifinale, è febbre da derby

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Sarà ancora derby tra Inter e Milan in semifinale di Champions League, come nel 2003. Grazie al pareggio per 3-3 con il Benfica nella gara di ritorno, dopo il 2-0 dell'andata, i nerazzurri di Simone Inzaghi raggiungono i cugini milanisti nel penultimo atto della principale competizione calcistica europea. A San Siro basta un gol di Barella in avvio per spegnere le velleità di rimonta del Benfica, che trova il pari con Aursnes ma poi non riesce più ad impensierire l'attenta difesa nerazzurra se non a risultato ormai acquisito. Nella ripresa Lautaro sigilla infatti la qualificazione, ritrovando un gol che mancava da oltre un mese, di Correa il terzo gol con un gioiello. Di Antonio Silva e Musa le reti con cui i lusitani evitano quanto meno la sconfitta. L'Inter torna quindi in semifinale di Champions 13 anni dopo lo storico Triplete di Mourinho. Di fronte ci sarà il Milan, che nel 2003 ebbe la meglio nel doppio confronto andando poi a vincere la coppa a Manchester contro la Juventus. Sarà in assoluto il terzo derby milanese in Europa, visto che nel 2005 le due squadre si ritrovarono di fronte questa volta ai quarti di finale e ancora una volta fu il Milan ad avere la meglio anche grazie al 3-0 a tavolino nella gara di ritorno per il lancio di petardi contro Dida. La squadra di Inzaghi, che ancora una volta in coppa si trasforma rispetto alla pallida formazione vista in campionato, proverà a sfatare il tabù europeo contro il Milan per raggiungere una storica e insperata finale ad Istanbul.

 

 

 

Si parte dal 2-0 per i nerazzurri all'andata. Simone Inzaghi schiera la stessa formazione di Lisbona, con Dzeko e Lautaro in attacco, Brozovic in cabina di regia e Darmian arretrato in difesa con Dumfries a destra. Nel Benfica torna Otamendi in difesa, squalificato all'andata, il tecnico Roger Schmidt schiera in avanti Rafa Silva, Joao Mario e Aursnes alle spalle di Gonçalo Ramos. A San Siro previsti 75mila spettatori di cui 5mila portoghesi, con un incasso record di circa 8 milioni di euro.

Pronti via e dopo poco più di cinque minuti, occasione per l'Inter con una ripartenza guidata da Lautaro che prova a pescare in area Dimarco sbagliando però il passaggio che avrebbe messo il compagno solo davanti al portiere. Scampato il pericolo iniziale, il Benfica prova a palleggiare nella metà campo dell'Inter che però è chiusa e ben posizionata in campo, non concedendo spazi agli avversari. I nerazzurri controllano e alla prima occasione colpiscono: al 14' ancora Lautaro se ne va in contropiede, palla in area per Barella che si libera di tacco di un avversario e con un sinistro a giro sul secondo palo batte Vlachodimos. Esplode San Siro, che vede già messa al sicuro la qualificazione alla semifinale. Spinta dal pubblico, l'Inter sfiora subito il raddoppio con un cross velenoso di Dimarco controllato a fatica dal portiere con Dzeko pronto ad approfittarne. Il Benfica accusa il colpo e quasi sembra rassegnato all'eliminazione, anche perchè l'Inter non concede nulla e resta concentratissima nel difendere la propria area di rigore. Poco dopo la mezzora l'Inter trova il raddoppio con un colpo di testa di Lautaro, ma l'arbitro annulla per un fallo dell'argentino ai danni di un avversario. Il Benfica con orgoglio non molla la presa e a sorpresa al 38' trova il pareggio con un colpo di testa di Aursnes su cross dalla destra di Rafa Silva.

 

 

 

I portoghesi tornano a crederci, nell'intervallo Schmidt manda in campo subito David Neres al posto di Gilberto con l'autore del gol Aursnes che arretra sulla linea difensiva. Uno schieramento molto offensivo, che rischia però di essere infilato in contropiede dall'Inter. E' non a caso di Lautaro la prima conclusione, con un destro a giro dalla distanza non troppo lontano dalla porta. Il Benfica torna a premere con le incursioni di Joao Mario, Neres e Rafa Silva. L'Inter si chiude a riccio per poi ripartire, così dopo un colpo di testa pericoloso di Dzeko, al 65' arriva il raddoppio firmato da Lautaro Martinez con un piattone destro da centro area si assist da sinistra di Dimarco. San Siro si illumina a festa e trema con il pubblico tutto in piedi a cantare, per il Benfica è il colpo del ko. Il Toro esausto e un po' acciaccato lascia il campo qualche minuto dopo tra l'ovazione di San Siro, al suo posto Correa che al 78' di fatto alla prima occasione trova il gol del 3-1 con uno splendido destro a giro sul secondo palo, dopo un dribbling ai danni di un avversario. Dentro anche Lukaku per Dzeko e Calhanoglu per Barella. Nel finale c'è un inevitabile rilassamento da parte della squadra di Inzaghi, che infatti concede al Benfica di pareggiare. Dopo un palo colpito dal Benfica con Neres, frutto di una distrazione ormai innocua della difesa nerazzurra, Antonio Silva con un colpo di testa su assist di Grimaldo firma il 3-2 e il neo entrato Musa in pieno recupero sigla il definitivo 3-3. Ma poco importa. Ora il Derby con il Milan con obiettivo Istanbul, l'Italia ritrova una squadra finalista in Champions League per la prima volta dalla Juventus nel 2017.

 

 

 

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