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Ferrari, clamoroso scippo alla Red Bull? Horner perde la testa: dito medio

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Per un Charles Leclerc che fa velatamente sorridere di nuovo la Ferrari, dopo l’ultimo GP dell’Azerbaijan, c’è un Christian Horner, team principal della Red Bull che, nonostante i successi di Verstappen ed il probabile titolo piloti anche per il 2023, si è arrabbiato e non poco. Durante la mattinata di domenica, prima dell’inizio del gran premio di Baku, il boss della squadra austriaca è stato beccato dal fotografo Mark Sutton mentre usciva dall’hospitality della Ferrari, subito dopo un colloquio avuto dal suo omologo, Frederic Vasseur. La sua espressione inquieta e il dito medio rivolto a Sutton ha lasciato intendere che quel momento non doveva essere colto e che, inoltre, il dialogo con il team principal della Rossa non era stato gradevole. 

In ballo, probabilmente, c’è il mercato dei tecnici, con due elementi Red Bull che hanno già cambiato casacca per il 2024, scegliendo la tuta rossa. Soprattutto, con le voci insistenti che vogliono Enrico Balbo, ingegnere in forza alla squadra di Milton Keyenes, in procinto di passare in Ferrari, dopo due anni come responsabile dell'aerodinamica Red Bull Racing e Red Bull Technology (ossia il numero tre per importanza dopo Newey e il direttore tecnico Pierre Waché). Balbo coprirebbe il ruolo lasciato vacante dal dimissionario David Sanchez.

 

Del resto, dopo l’introduzione del nuovo regolamento degli assetti delle auto, le monoposto Red Bull sono apparse subito nettamente migliori alle altre ed è inevitabile che i protagonisti di questo successo diventino appetibili ai rivali, in questo caso la Ferrari, a caccia di un nuovo prestigio sportivo dopo troppi anni di anonimato e delusioni in pista. Il titolo piloti manca ormai da 16 anni, da quel clamoroso exploit nel 2007 di Kimi Raikkonen all’ultima curva del GP del Brasile, che gli permise di precedere in classifica di un solo punto i rivali Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Cristian Horner, comunque, può star tranquillo, visto che ha appena blindato il suo genio dell’aerodinamica, Adrian Newey, con un rinnovo di contratto che si prolunga fino al 2026 e visto che, con ogni probabilità, anche quest’anno, seppur manchino ancora 19 GP, la Red Bull dominerà i circuiti di tutto il mondo della Formula 1.

 

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