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Milan fuori dalla Champions, terremoto Maldini: "La proprietà sa già tutto"

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Il Milan perde anche il secondo derby contro l'Inter ed esce dalle semifinali di Champions League con le ossa rotte. Ed è Paolo Maldini a far tremare fin dalle fondamenta la casa rossonera, lanciando un messaggio per certi versi inquietante alla proprietà. Tre a zero complessivo, 4 sconfitte su 5 gare contro i nerazzurri in stagione, una impressione di ineluttabilità, quasi di rassegnazione. Quando il direttore dell'area tecnica rossonera si presenta davanti alle telecamere di Mediaset per commentare lo 0-1 contro i cugini usa parole chiare, quasi brutali: "Il percorso non è finito. Abbiamo il dovere di provare a qualificarci tra le prime quattro, aspettando poi cosa succederà alla Juventus. Essere arrivati in semifinale è stata una grandissima cosa, anche inaspettata. Certo che se incontri l'Inter la cosa brucia e fa sembrare il percorso meno bello di quello che è stato... Ma noi dobbiamo essere lucidi, bravi e onesti: siamo arrivati a questo punto inaspettatamente".

 

 

 

Qui forse finiscono gli aspetti positivi di un confronto che rischia invece di lasciare solo macerie. "Il divario è reale: nelle ultime 4 partite non c'è stata gara. Oggi è stata giocato un pochino meglio, ma compromessa da quella dell'andata. È una maniera quella dell'Inter di giocare che ci dà fastidio e non riusciamo a trovare contromisure, poi abbiamo fatto fatica anche contro squadre meno forti dell'Inter nell'ultimo periodo...". Sul banco degli imputati, secondo molti tifosi, c'è l'allenatore Stefano Pioli, passato in un anno dallo status "mago dello scudetto" a quello di "incapace".

 

 

 

Pancia piena per lo scudetto? "Pancia piena no, si ha quando si arriva a certi risultati, quando si vince e si rivince; al Milan non ti è consentita. Credo ci siano delle occasioni da sfruttare. Essere tornati a questo livello deve essere sfruttato, anche a livello economico investendo per rimanere fra le prima quattro e fare bene in Italia". Il tasto dolente è quello del mercato, come la scorsa estate quando sempre Maldini titubò fino all'ultimo sul rinnovo di contratto, rassicurato però dal nuovo proprietario Gerry Cardinale. Il voto alla stagione, spiega l'ex bandiera rossonera, "sarebbe 8", ma solo in caso di qualificazione alla prossima Champions. "L'abbiamo detto l'anno scorso: non siamo strutturati ancora per competere su due competizioni, lo abbiamo detto allo stampa e ai nostri proprietari, lo sanno benissimo... È un percorso che ha portato grandi risultati sportivi ed economici. Ci sono tanti giocatori giovani. Oggi c'erano tre anni di media di differenza con l'Inter. Se dovessimo arrivare in Champions League sarebbe una grande stagione".

 

 

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