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Pioli, "avevamo Ibrahimovic ma...". La frase che fa impazzire il Milan: esonerato?

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Il Milan perde il derby contro l'Inter, esce dalla Champions League con poco onore e partono i processi (sommari). E' Stefano Pioli, allenatore rossonero, il principale indiziato per la gestione della doppia sfida con i nerazzurri e, in generale, della stagione. Tanto che c'è chi ha rilanciato con forza il tema dell'esonero a fine stagione.

 

 

 

Dopo il pesante 0-2 dell'andata, il mister rossonero aveva testualmente parlato di una Inter che "non era mai entrata nella nostra area fino al 7'", provocando le ironie di milanisti e interisti. Ora, una frase su Zlatan Ibrahimovic potrebbe venirgli imputata nelle prossime settimane come "prova" del suo fine-ciclo. Paolo Maldini, a Mediaset, ha sottolineato la differenza di esperienza internazionale tra giocatori dell'Inter e del Milan in campo. "Ce l'avevamo il giocatore esperto - replica l'allenatore in conferenza stampa -, purtroppo Zlatan non siamo riusciti a utilizzarlo". Per la cronaca Ibra, quasi 42 anni, in stagione è praticamente stato sempre assente e considerarlo un giocatore chiave per una semifinale Champions appare a molti commentatori su Twitter perlomeno "azzardato".

 

 

 

"La politica del club sta dando grandi soddisfazioni, quest'anno siamo riusciti a essere competitivi in Champions, meno in campionato - è l'analisi di Pioli -: a fine stagione faremo le nostre valutazioni, per capire cosa ha funzionato e cosa no. È una stagione che può aver insegnato tanto al Milan e abbiamo imparato tanto per l'anno prossimo". Certo, uscire con l'Inter "è una delusione grande, parliamoci chiaro. Abbiamo fatto un grandissimo percorso in Champions sì, pensando anche a quello che abbiamo fatto l'anno scorso, ma volevamo arrivare in finale perché quello conta. La delusione c'è. Purtroppo abbiamo condizionato questa semifinale con i primi 15 minuti della partita di andata, poi per il resto siamo stati all'altezza di una squadra molto forte. Abbiamo avuto due occasioni per sbloccarla oggi. Non posso rimproverare niente ai miei giocatori: ci abbiamo provato con tutto ciò che avevamo. Ora dobbiamo finire bene il campionato, sarebbe un peccato..."

 

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