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Carlo Ancelotti sotto choc: Real travolto dal City, la sua reazione

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Una bruttissima notte per il Real Madrid, spazzato via dal Manchester City dell'eterno nemico Guardiola. E una bruttissima notte per Carlo Ancelotti, che nel giro di pochi giorni si ritrova così senza scudetto, andato al Barcellona, e senza la Champions League, con una eliminazione in semifinale dura da digerire soprattutto per l'umiliante 4-0 subito all'Etihad Stadium, dopo l'1-1 dell'andata.

 

 



Al termine del match, in pieno delirio citizens (favoriti d'obbligo ora per la finalissima di Istanbul contro l'Inter, ma mai dire mai), il tecnico italiano si è affrettato a fare i complimenti a Pep: "Hanno giocato meglio di noi e meritato di andare in finale. Corto circuito al Real Madrid? Nessun corto circuito, abbiamo trovato una squadra forte che ha pressato molto forte, ha preso vantaggio nel primo tempo, ed è stato impossibile poi tornare in partita.Potevamo gestire meglio la palla, ma alle volte succede perché trovi un rivale veramente forte".

 

 

 

Ai microfoni di Amazon Prime Video, però, Ancelotti appare decisamente meno loquace. Muso lungo, sguardo fisso, monosillabi. "Calo psicologico? No". La sconfitta mette in dubbio qualcosa? "No". Florentino Perez è venuto negli spogliatoi? "Sì". Domanda d'obbligo sul suo futuro, visto che qualcuno a Madrid, come accade sempre quando non si vince tutto, ha pensato bene di mettere in dubbio anche la permanenza di una leggenda vivente come lui. "È tutto molto chiaro. Questa sconfitta ci aiuterà a diventare più forti dell'anno scorso, al Real Madrid non si fanno drammi, qui si lavora per il futuro. Abbiamo fatto una grande stagione, e capita di non vincere". Quando gli chiedono come sta, replica secco: "Bene". Non gli crede nessuno.

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