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Milan, esplode la rabbia di Pioli: "Facile dare la colpa a loro"

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"La Champions ci ha dato più di quanto ci si attendeva. C'è stata amarezza per essere usciti con l'Inter, ma abbiamo fatto bene. In campionato abbiamo fatto meno di quello che potevamo. Dobbiamo ricordarci da dove siamo partiti. Qualcosina è mancato, ma siamo una squadra solida e dobbiamo goderci questa vittoria”. Dice così Stefano Pioli dopo la vittoria contro la Juve, che ha garantito l’ultimo pass in Champions con il quarto posto dei rossoneri. Per il tecnico del Diavolo l’annata dei rossoneri, caratterizzata da varie difficoltà, “è stata anche una stagione particolare, abbiamo giocato cinque mesi senza il miglior portiere dello scorso campionato. I nostri giocatori per la prima volta hanno partecipato al Mondiale, è stato pesante per loro ritrovare la migliore condizione. Ora ci godiamo questo risultato e la possibilità di giocare in Champions".

Pioli: “Il campionato? La squadra va migliorata, serve rosa all’altezza”
Qualche parola sul cerchio riunito sul campo con i giocatori a fine partita: "Hanno parlato loro come è giusto che sia — aggiunge Pioli — Sono stati gli attori principali di quest'annata. Ci tenevamo a fare bene, si sono meritati questa vittoria, hanno festeggiato come è giusto che sia. Non posso che ringraziarli. Abbiamo avuto un periodo difficile tra gennaio e febbraio ma non abbiamo mai smesso di crederci”. E sul mercato estivo "dipende sempre dalle ambizioni e dagli obiettivi che vogliamo raggiungere — dice ancora — Se vogliamo vincere in campionato è chiaro che la squadra va migliorata. I giocatori giovani vanno bene, sono motivati, sono delle spugne. Non è il problema di essere giovani o pronti, ma andrà fatta una rosa all’altezza". 

 

 

Pioli: “Crisi di gennaio? Non eravamo più squadra col 4-2-3-1”
E ancora: “È facile quest'anno addossare le responsabilità ai giocatori che sono arrivati. Ma era più facile giocare nella squadra dell'anno scorso. Se si punta sui giovani bisogna saperli aspettare. Budget? Dovete parlare con Maldini e Massara, sono loro a parlare con la proprietà”. Chiusura finale da parte di Pioli sulla crisi dell'inizio del 2023, riconducibile per molti al cambio modulo con la difesa a tre: "Onestamente non credo sia quello il problema, eravamo arrivati a un momento in cui non eravamo più squadra con quel sistema di gioco (il 4-2-3-1, ndr) — conclude — Non è questione di carattere, abbiamo sempre giocato con la stessa grinta. Col Tottenham potevamo superare il turno solo giocando in quel modo. Dovevo cambiare un'inerzia diventata troppo negativa".

 

 

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