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Sinner fuori al Roland Garros, disastro completo: l'altro italiano che lo cancella

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Per uno Jannik Sinner che delude e un Matteo Berrettini perso in un vortice di infortuni, ci sono altri talenti che tengono altissimo l'onore del tennis italiano. Accanto al "vecchietto" Fognini, al Roland Garros brillano soprattutto Sonego e Musetti. I due Lorenzo volano agli ottavi, con pieno merito. Il primo ha superato l'americano Shelton al primo turno, poi il francese Humbert e il campione russo Rublev, e ora se la vedrà con Khachanov. Ma è Musetti ad affrontare ora la sfida più attesa: dopo Umer, Sevchenko e Norrie, gli tocca il favoritissimo spagnolo Alcaraz, il predestinato e "anti-Sinner" per eccellenza. 

 

 

 

A incoronare il 21enne di Carrara, numero 18 del ranking mondiale, è niente meno che Mats Wilander, uno dei grandissimi del tennis a cavallo tra anni Ottanta e Novanta. Oggi commentatore di Eurosport, lo svedese ha paragonato l'italiano ad altri due giganti della racchetta come Sua Maestà Roger Federer (addirittura) e al brasiliano Guga Kuerten, uno capace di vincere a Parigi per ben tre edizioni. 

 

 

 

"Federer è stato il mio idolo - ha spiegato non senza un certo imbarazzo Musetti -, Kuerten è uno degli idoli del mio coach, sono due leggende del rovescio a una mano e sono davvero contento di esser stato accostato a loro. Tutto questo è molto emozionante". E se la vera perla di questo sfavillante Italtennis non venisse dall'Alto Adige o da Roma, ma dalle Apuane?

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