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Roberto Mancini, "alla faccia della patria". Il Pd vuole umiliarlo

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Anche la sinistra si indigna per il "tradimento" di Roberto Mancini. Da poche ore l'ormai ex ct della Nazionale italiana è ufficialmente l'allenatore dell'Arabia Saudita, con un contratto-monstre da 25 milioni a stagione per 4 anni che dovrebbe portare il tecnico jesino fino ai Mondiali del 2026. "Dopo aver fatto la storia in Europa è il momento di fare la storia in Arabia Saudita", recita il Mancio nello spot con cui annuncia la nuova avventura. Un video sui social che lo incorona come il ct più pagato al mondo. Dopo l'inattesa ed entusiasmante vittoria all'Europeo del 2021 in finale contro l'Inghilterra a Wembley, Mancini è diventato un mito azzurro che la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar 2022, con il disastroso finale del girone di qualificazione nell'autunno 2021, culminato con la clamorosa sconfitta ai playoff contro la Macedonia del Nord a Palermo, ha solo in parte intaccato. 

 

 



La decisione però improvvisa di dimettersi dalla Nazionale, via Pec alla Figc e con dichiarazioni polemiche contro la stampa italiana ("Sono stato trattato come il mostro di Firenze") ha fatto il resto. E ora Mancini raccoglie anche gli attacchi della politica. Il sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci, per esempio, chiede alla Regione Marche di recedere formalmente dal contratto che vede l'ex ct della nazionale testimonial turistico delle Marche. "Alla faccia della Patria - scrive Ricci su Facebook -. Brutta e triste la vicenda di Mancini e la nazionale. Molte scuse, quando in fondo era solo questione di milioni, i tanti che intascherà per andare ad allenare l'Arabia Saudita. Senza ipocrisia sappiamo bene che il calcio funziona così purtroppo, ma la nazionale non dovrebbe essere trattata come un club. Gli azzurri sono il nostro orgoglio, rappresentano un forte senso di appartenenza popolare, qualcuno direbbe 'patriottismo'. Mancini, che va ringraziato per l'Europeo vinto, ha scelto di arricchirsi ulteriormente dando poca importanza alla sua immagine, che ne esce danneggiata da questa vicenda". 

 

 

 

 

Quindi l'affondo: "Per questo propongo alla Regione Marche di recedere dal contratto che vede Mancini nostro testimonial turistico. Abbiamo bisogno di messaggi e testimonial positivi e unificanti, non divisivi - conclude Ricci -. In questo momento credo che l'immagine migliore nel mondo per le Marche sia quella di Gianmarco Tamberi (già testimonial social), grande campione che ha compiuto un'impresa storica (l'oro conquistato ai Mondiali di atletica di Budapest nel salto in alto dopo l'oro a Tokyo 2021, ndr). Abbiamo bisogno di una Regione che salti più in alto, e stavolta la sostituzione dobbiamo farla noi: fuori Mancini, dentro Tamberi come testimonial unico delle Marche". 

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