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Serie A, il Napoli scivola 2-1: la Lazio si ritrova con Luis Alberto e Kamada

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 Il campionato della Lazio, con due giornate di ritardo, inizia dal 'Maradona'. In casa dei campioni d'Italia, che capitolano 2-1 e si interrogano sul perché di un ko inatteso, proprio nel giorno in cui Luciano Spalletti inizia ufficialmente la sua avventura in Nazionale. Dopo il sogno tricolore dell'anno passato il Napoli si riscopre vulnerabile: mette alle corde la Lazio nel primo tempo, ma si ritrova sotto all'improvviso trafitto da una magia di tacco di Luis Alberto, a cui replica subito Zielinski con una conclusione 'sporcata' da Romagnoli. Nella ripresa i biancocelesti, con il primo gol in Serie A di Kamada, fanno emergere le fragilità difensive dei campioni d'Italia, che perdono brillantezza e intensità e non riescono più a risalire la china. Finisce con il 'Maradona' che rumereggia e con Maurizio Sarri che può tirare un sospiro di sollievo: dopo un inizio terribile con zero punti in due partite la sua Lazio si è ritrovata. E, a differenza del Napoli, può guardare alla sosta con il sorriso.

 

 

 

Il Napoli, che ripropone Kvaratskhelia dal 1', parte fortissimo e mette immediatamente alle corde una Lazio sorpresa dall'avvio sprint dei campioni d'Italia. Il georgiano mette subito in apprensione la retroguardia avversaria con una serpentina e una conclusione sull'esterno della rete. I biancocelesti faticano a gestire il pallone in uscita, non riescono a innescare il tridente Zaccagni-Immobile-Felipe Anderson, anche perché la pressione dei campioni d'Italia è feroce e continua. Il demerito dell'undici di Garcia è quello di non riuscire a convertire in rete la superiorità dei primi minuti. Provedel si rifugia in corner sulla punizione velenosa di Zielinski, subito dopo l'incornata su palla inattiva di Osimhen va a un soffio dal secondo palo. Il portiere della Lazio al 21' è provvidenziale sul bolide da fuori area di un Kvaratskhelia pimpante. Il Napoli però non passa e, come spesso accade nel calcio, alla prima occasione concessa va sotto. Felipe Anderson ricicla un pallone che sembrava perso e con un tocco di punta serve Luis Alberto, che con una magia di tacco beffa Meret. La reazione dei campani è rabbiosa e nel giro di un paio di minuti la gara è di nuovo in parità: la rasoiata di Zielinski da fuori trova la deviazione fortuita di Romagnoli che finisce per spiazzare Provedel. La gara si accende, la Lazio è definitivamente entrata in partita: le due squadre si affrontano a viso aperto e su ritmi elevatissimi.

Il secondo tempo sembra la naturale prosecuzione del primo, con il Napoli subito pericoloso con il solito Zielinski, ancora murato da Provedel, e una Lazio che risponde colpo su colpo, guidata dal 'mago' Luis Alberto e un Felipe Anderson in versione trascinatore. Proprio il brasiliano vince un contrasto con Zielinski e scappa in contropiede, il suo suggerimento trova il velo intelligende di Luis Alberto, ne approfitta Kamada che si incunea e con un diagonale angolatissimo gela il 'Maradona'. Il Napoli questa volta accusa il colpo, si sbilancia in attacco ma non riesce più a trovare la fluidità e la forza delle sue idee della prima parte del match. La Lazio, in netta crescita rispetto a inizio partita, per due volte infligge ai padroni di casa il colpo del ko, ma l'arbitro Colombo annulla giustamente due reti per fuorigioco (la prima di Zaccagni, la seconda del nuovo acquisto Guendouzi) permettendo a Di Lorenzo e compagni di restare aggrappati al match. Almeno sulla carta, perché gli ospiti rischiano solo nel finale su un tiro alle stelle in mischia di Lindstrom. Decisamente poco per la squadra campione d'Italia.

 

 

 

L'altra partita di Serie A delle 20 e 45 ha visto l'Atalanta vincere per 3 a 0 sul Monza al Gewiss Stadium: Ederson sblocca il risultato al 34' su assist di De Ketelaere, prima dell'intervallo Scamacca raddoppia su invito di Ruggeri. Nella ripresa, al 17', ancora l'ex attaccante del Sassuolo cala il tris firmando la doppietta personale. La 'Dea' sale così a sei punti, mentre i brianzoli rimangono fermi a quota tre.

 

 

 

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