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Fabrizio Corona, calcioscommesse: "Ecco chi è la mia fonte"

Roberto Tortora
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Fabrizio Corona sapeva tutto. Erano i primi di agosto quando, dal suo canale Telegram, l’ex-re dei paparazzi parlava di Niccolò Fagioli e della sua “clamorosa dipendenza, ha un milione di euro di debiti, è ludopatia”. Ora che la bomba è esplosa, Corona ci ha messo su anche il carico, sempre attraverso i suoi social: “Anche Zaniolo e Tonali scommettono. Zaniolo l'ha fatto addirittura mentre era in panchina durante una partita di Coppa Italia”.

Come ha fatto il re del gossip ad arrivare prima della Procura? La sua fonte, ovviamente, resta anonima, lui si è limitato a dire che “le notizie mi arrivano da una persona ben introdotta nel mondo del calcio e fanno parte di un dossier che è stato raccolto nel tempo. Ho un’inchiesta che se viene veramente sviluppata deve fermare tutto il calcio italiano. Quello della ludopatia è un male. Colpisce molti più atleti di quanto si sia detto fino ad oggi”. Ieri pomeriggio, negli uffici della questura a Milano, è stato ascoltato come persona informata sui fatti dalla Squadra Mobile di Torino. Accompagnato dai legali Cristina Morrone e Ivano Chiesa, avrebbe confermato ciò che sa, rivelando agli inquirenti la fonte: si tratterebbe di “una persona che non è del mio giro”.

 

Le conseguenze sono pesanti, due funzionari della polizia di Torino sono andati a Coverciano, sede del ritiro della Nazionale, per notificare ai due calciatori, Zaniolo e Tonali, che è in corso un’indagine su di loro. I calciatori, d’accordo con la Federazione, hanno abbandonato il ritiro. Una notizia brutale per il calcio italiano. Fagioli penalmente rischia una multa, mentre sportivamente potrebbe essere squalificato fino a 3 anni e, per questo, si è autodenunciato, in modo da cercare di ottenere uno sconto di pena. Lo ha già sentito il procuratore federale Chiné, ma il calciatore non è ancora stato deferito. La Procura di Torino, coordinata dalla pm Manuela Pedrotta, è convinta che gli enormi flussi di denaro transitassero su piattaforme non registrate e ora anche Zaniolo e Tonali dovranno chiarire la propria posizione.

 

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