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Tonali e Zaiolo, "l'ombra della criminalità organizzata": il caso si complica

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Non solo siti dove scommettere su eventi sportivi e non, ma anche siti clandestini dove poter giocare su invito e in cui il sospetto è che operi al criminalità organizzata. L’inchiesta della Procura di Torino ha già mietuto le prime vittime: dopo Nicolò Fagioli, è toccato a Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, che hanno lasciato in anticipo il ritiro della Nazionale (non saranno a disposizione per le sfide contro Malta e Inghilterra) per venire ascoltati dalle forze dell’ordine. Un polverone a poche ore dalla prima sfida del San Nicola di Bari, dove gli azzurri cercano vittoria e conferme. Ma sono soprattutto Newcastle, Aston Villa e Juve a tremare, dopo quanto emerso nelle ultime ore. 

Gazzetta: polizia verifica Ip e nomi, non escluso il coinvolgimento di altri calciatori
Come riporta La Gazzetta dello Sport, nell’indagine sono emerse puntate da migliaia di euro, oltre a pagamenti, debiti e saldi parziali. Gli agenti di polizia stanno verificando nomi e indirizzi Ip e tra i primi nomi, si sa, è emerso quello di Nicolò Fagioli, che a inizio settimana si è costituito confessando tutti al fianco dei suoi legali. Poi Tonali e Zanioli, accompagnati dagli uomini della Digos di Firenze, che si sono presentati a Coverciano per notificare gli atti di indagine ai due azzurri. Entrambi i giocatori erano stati tirati in ballo da Fabrizio Corona e forse questo ha spinto la Procura di Torino ad accelerare. Ai due azzurri sono stati sequestrati i telefonini: gli inquirenti sperano di trovare collegamenti su chi solamente scommetteva e chi invece organizzava l’intero giro di scommesse clandestine. Il sospetto è che dietro ci sia la mafia. E sempre secondo la Rosea, non è escluso che nell’inchiesta finiscano altri calciatori.

 

 

 

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