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Calcioscommesse, Luca Arnaù sbotta: "Imbec*** perché non la davi tu?"

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Dillinger News è il sito che ha dato il via al nuovo scandalo calcioscommesse che ha investito il calcio italiano. Diversi calciatori sono finiti nella bufera e adesso devono spiegare alle autorità competenti quello strano giro di scommesse che rischia di ribaltare il nostro campionato. E adesso a parlare è proprio il direttore di Dillinger News, Luca Arnaù. Intervistato da true-news.it, Arnaù spiega come è nata questa inchiesta che ha avuto un grandissima cassa di risonanza grazie alle rivelazioni di Fabrizio Corona: "Siamo riusciti ad avere per primi delle notizie, date da una persona che ce le ha offerte. Abbiamo valutato la sua affidabilità e le abbiamo pubblicate. Sono garante del fatto che ci siano delle prove verificate. Cerco di fare il mio lavoro il meglio possibile. Io non divento famoso, non guadagno di più. Ma faccio il giornalista". Poi parla dei nomi dei giocatori che sono entrati dell'inchiesta e spiega che l'allarme era stato lanciato qualche tempo fa: "Lo avevamo già detto mesi fa di Fagioli, e si è rivelato vero. Poi sono arrivati Zanioli e Tonali. Siamo convinti che anche Zalensky abbia le sue responsabilità, ci viene indicato, da fonti precise e registrate, come uno che scommette".

Poi attacca la "concorrenza": "Hanno preso il buco della loro vita. Noi miseri, piccoli, giornalisti, eravamo sulla prima pagina del Times. Voglio sapere quando i giornaloni, come Repubblica e Corriere, sono lì. Mai. L’Italia è al 50esimo posto per libertà di espressione: chiediamoci il perché. Ho letto che un collega di un giornalone diceva di sapere da tempo che Zaniolo e Tonali scommettevano. Mi rivolgo a lui: emerito imbec***, se tu sapevi una cosa così, perché non l’hai scritta?".

 

 

 

Infine mette nel mirino anche i giocatori che avrebbero scommesso: "Le scommesse le facevano tutti, i nomi sono molto più. Una cosa è scommettere, l’altra vendersi la partita. Non prendevano soldi per cambiare la partita: sono ragazzetti annoiati. Quando Zaniolo dice che andava a giocare a poker, basta questo. Sei un ragazzetto che guadagna milioni per essere un esempio. Non per giocare a poker. E poi il colpevole è Fabrizio Corona che fa impazzire Spalletti. Cosa sciacalla? Se ha fatto nomi e cognomi di quattro co**** che fanno scommesse. Altro che ragazzini fragili! Sono milionari: non hanno il problema di vedere quanto costano le pesche al supermercato. Se sei annoiato, vai a dare una mano alla gente. Non giocare sui siti bulgari per fottere lo Stato italiano. E la moralità". Parole che certamente alimenteranno il dibattito su questa brutta pagina del nostro calcio.

 

 

 

 

 

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