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Brenda Patea svela l'orrore di Alexander Zverev: "Ecco per cosa mi pestava"

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Alexander Zverev è tra i dieci migliori tennisti al mondo, ma al momento ha questioni più importanti di cui occuparsi fuori dal campo di gioco. L’ex compagna Brenda Patea, con la quale ha anche un figlio, ha accusato il tedesco di violenze domestiche. In precedenza anche Olga Sharipova lo aveva denunciato per averla presa a pugni e quasi soffocata con un cuscino. L’Atp ha chiuso in maniera forse sbrigativa l’inchiesta, adducendo a “mancanza di prove”. La Süddeutsche Zeitung ha però riacceso i riflettori sul caso, mettendo le mani sui verbali delle accuse in tribunale. 

Zverev e Patea, modella di fama mondiale, si sono frequentati per meno di un anno. Che qualcosa di grave sia successo, nonostante il tedesco continui a sminuire tutte le accuse e a bollarle come falsità, lo conferma il fatto che il tribunale distrettuale di Tiergarten ha emesso un’ordinanza penale contro Zverev, che dovrà pagare una multa da 450mila euro - spalmata in 90 rate giornaliere - per lesioni personali. Patea ha descritto l’ex compagno come un uomo eccessivamente geloso: le rubava ripetutamente il cellulare e a volte bastava un “mi piace” sbagliato sui social per farlo esplodere. 

 

Rabbia che, a detta della modella, sfociava in violenza fisica: l’incidente più grave sarebbe avvenuto a metà maggio 2020, in un appartamento affittato a Berlino. Zverev avrebbe spinto Patea contro il muro e le avrebbe stretto le dita intorno al collo, rischiando di soffocarla. Successivamente la modella ha avuto forti dolori alla gola e al collo, con difficoltà a deglutire. Dalle carte emerge che Zverev avrebbe ammesso davanti ad alcuni testimoni di aver “preso per il collo” la fidanzata, ma l’impressione è che la vicenda sia solo agli inizi, nonostante l’Atp se ne sia lavata le mani, forse per evitare di perdere la stella tedesca. 

 

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