Cerca
Logo
Cerca
+

Allegri, Juve da scudetto. Zazzaroni: "Cosa ho capito ieri sera"

  • a
  • a
  • a

La regola di Gatti, la regola della Juventus. Ma soprattutto la regola di Max Allegri: i bianconeri battono 1-0 "di corto muso" il Napoli campione d'Italia, spingono fuori dalla lotta scudetto gli azzurri, risuperano al primo posto l'Inter e danno un nuovo, inequivocabile segnale al campionato. Brutta, sporca, cattiva: la Signora ha il passo giusto per sognare.

Quella assemblata da Allegri, senza i migliori Vlahovic e Chiesa e con Pogba ormai fuori, è una squadra operaia in cui brillano i difensori goleador: Gatti, decisivo come a Monza una settimana fa, e poi Rugani, Cambiaso, Bremer e Danilo. Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, fa i conti e sottolinea: "Sono già sette su ventitré i gol dei difensori di Allegri e gli ultimi due del Felino hanno fruttato addirittura 4 punti. «Gatti deve giocare centravanti» mi ha scritto un tifoso subito dopo la rete del centrale «perché in difesa è molto pericoloso»".

 

 

 

La guida in mezzo è Rabiot, circondato da gregari come McKennie e Locatelli. Il resto lo fa una applicazione difensiva mostruosa: "Ho trovato rilevante - scrive ancora Zazzaroni - l’impegno e la decisione con cui gli juventini hanno raddoppiato e spesso triplicato su Osimhen e Kvara: è la dimostrazione di una nuova consapevolezza". La classifica non mente: a 4 giornate dalla fine del girone d'andata la Juve viaggia a 2,4 punti a partita e se tenesse questa media chiuderebbe il campionato a 91 punti. "E con 91 punti si è in grado di vincere lo scudetto: lo scorso giugno Spalletti ne fece 90". Allegri sta ottenendo "il massimo col materiale di cui dispone. Non importa come".

 

 

Dai blog