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Inter, Calhanoglu e quella strana reazione: "Vincerete lo scudetto nel derby?". E lui...

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Quest’Inter non si ferma più e contro l’Udinese nel finale, grazie al gol di Frattesi, si è presa la 26esima vittoria in stagione, mantenendo ancora a +14 il vantaggio sul Milan secondo. Non c’è storia per nessuno, in questo campionato, e così i nerazzurri possono fare il countdown per festeggiare il 20esimo titolo, quello della seconda stella. Era finita sotto l’Inter, prima che Calhanoglu ristabilisse la parità su calcio di rigore, trovando il decimo gol di stagione. E ora la squadra di Simone Inzaghi può festeggiare la seconda stella proprio contro il Milan il 22 aprile, nel caso riuscisse nell’impresa di prendersi due vittorie nelle prossima due partite: domenica contro il Cagliari e nel derby in casa del Diavolo. 

Sulla possibilità di vincere il titolo in casa del suo ex Milan, Calhanoglu non si è scaldato molto nel dopo-match ai microfoni di Dazn: “Non mi piace e non voglio parlare di questo, non voglio mettere benzina sul fuoco, voglio stare tranquillo — le sue parole — Auguro tutto il meglio sempre al Milan, ho un bel rapporto con Maldini e Massara, a loro avevo scritto per congratularmi. Il mio libro con il Milan adesso è chiuso. Per me vincere nel derby o dopo non cambia niente, sono solo contento perché posso vincere il primo scudetto e perché vogliamo una seconda stella storica con l'Inter". 

 

 

Riguardo a quello che è successo, ovvero le parole pesanti usate contro di lui da alcuni milanisti dopo lo scudetto di due anni fa, “ho sofferto in silenzio e devo dire grazie ai miei splendidi compagni e ai tifosi dell'Inter, che ci sostengono sempre”, ha aggiunto. Mentre per il rigore dell’1-1 “ho sentito un po’ di pressione per la prima volta, eravamo sotto 1-0 e se sbagliavo magari non vincevamo la partita — ha concluso — Ero molto concentrato, Okoye è molto alto e quindi ho calciato basso e forte perché per portieri così i palloni calciati in quel modo sono sempre più difficili. Ne parlo sempre anche con Yann Sommer”.

 

 

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