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Inter, cosa si è tatuato Dimarco: i tifosi nerazzurri (e del Milan) impazziscono

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Una vittoria speciale va celebrata in maniera speciale. Quello che ha fatto Federico Dimarco, per festeggiare ancora la seconda stella ottenuta dall’Inter due settimane fa, per la prima volta nel derby di Milano contro gli acerrimi rivali del Milan di Stefano Pioli.

L’esterno sinistro dell'Inter ha deciso di ricordarsi a vita il 20° tricolore disegnandosi sulla coscia sinistra la coppa dello scudetto, il biscione e le due stelle. Una volontà realizzata e pubblicata sui social che ha mandato così in delirio i propri sostenitori. Il tattoo è stato eseguito da Cristiano Giovannini, che ha documentato tutto sulla propria pagina Instagram.

 

 

 

Intanto Javier Zanetti, ospite di Supertele su Dazn, ha speso dolci parole sul futuro di Dimarco: "Fede è cresciuto con noi, poi è andato altrove e ora è tornato — ha detto l’ex capitano dell’Inter, oggi vicepresidente — Si sta vedendo la classe che ha, è interista dentro e si vede da quello che fa in campo e anche fuori con i cori”. Parole felici per i tifosi dell’Inter anche con Lautaro Martinez.

 

 

 

“Lui è contento, l'Inter è la sua famiglia e lo dimostra, dimostra senso di appartenenza — ha detto ancora — Ha svolto in maniera esemplare il ruolo da capitano. Legame con la vecchia Inter? Quando Milito lavorava nel Racing lo seguivamo, parlavo con Diego e mi diceva che era forte. Mi ha sorpreso una partita in cui ha fatto tre gol e a fine partita dice che è molto contento per i tre gol, ma non per la sua prestazione. Un ragazzo di 18 anni che risponde così ha qualcosa che fa riflettere”. 

 

 

 

Poi la curiosità sull’acquisto di Lautaro: “Pensavamo che andasse in un'altra squadra perché era quasi certo che andasse all'Atletico Madrid, un giorno mi chiama uno dei suoi procuratori che conosco e mi dice che c'erano problemi con l'Atletico e che se eravamo ancora interessati potevamo provare — ha concluso Zanetti — Sono venuti a Milano e Piero è andato in Argentina e ora Lautaro è con noi. Di lui mi piace che si è migliorato ogni anno e adesso ha una maturità che ne fa un punto di riferimento. Si può stare tranquilli. Sarà ancora il capitano dell'Inter? Sì".

 

 

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