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Goss beffa Pozzato. Altra vittoria australiana al Giro

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Volata atipica a Cava de' Tirreni. Sotto l'acqua la spunta l'uomo dell'Htc-Columbia

Roberto Amaglio
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Altro piazzamento per gli italiani, altra vittoria per i corridori australiani e ancora tanta, tanta acqua. Dopo gli exploit di Matthew Lloyd a Carrara e dell'iridato Cadel Evans nell'incredibile frazione delle strade bianche di Montalcino, ad alzare le braccia al cielo sul rettilineo per velocisti di Cava de' Tirreni è stato Matthew Harley Goss (Htc-Columbia), uno di quei corridori che abitualmente spianano la strada ai velocisti Mark Cavendish (assente al Giro) e André Greipel. Bravissimo il corridore classe '86 (già secondo nella prima frazione olandese) a infilarsi nell'unico spiraglio utile e a far suo così uno sprint alquanto convulso, che ha addirittura visto Alexandre Vinokourov e Cadel Evans in prima fila per cercare di piazzare un'insolita botta vincente. Se questa è la terza vittoria per gli australiani, per i colori nostrani matura invece il terzo secondo posto del Giro d'Italia: archiviati con rammarico i piazzamenti d'onore di Cunego (Montalcino) e del giovane Stortoni sul Terminillo, questa volta a portarsi a casa la medaglia d'argento è stato il campione italiano Filippo Pozzato. Bravo Pippo a rimanere nelle primissime posizioni del gruppo negli ultimi 20 km, anche se proprio sul più bello lo sbandamento del velocista Tyler Farrar gli ha impedito di resistere alla rimonta di Goss. Fin qui l'attesa volata. Ma come detto in apertura i protagonisti sono stati tre, con il maltempo ancora una volta capace di sconvolgere la frazione. A 15 km dal traguardo, infatti, con ancora fuori gli attaccanti Barry e Ignatiev (partiti dopo 9 km di gara insieme a Stamsnijder e all'italiano Cheula), in testa alla carovana si porta in modo massiccio l'Astana del leader Vinokourov: si pensa che il kazako voglia rimanere in testa per evitare guai causati dalle enormi pozzanghere causate dai temporali del salentino e invece la squadra diretta dal ds Beppe Martinelli dà una sfrustata tale da spezzare in due il gruppo. Si stacca il solito e sfortunato Sastre, appiedato da una foratura nel momento peggiore. Si staccano anche i vari Basso, Evans, Cunego e Scarponi. Tra i big restano davanti solo Vinokourov, Nibali e un grande Pinotti, con i velocisti Farrar, Greipel e Goss a completare il plotoncino. Dopo 5 km di inseguimento a tutta, però, gli uomini di Scarponi si mettono in testa a dar man forte a Basso e a Evans e lo strappo viene ricucito. Proprio per questo lungo inseguimento, Ignatiev e Barry vengono riassorbiti dal gruppo ai -4. Parte una volata atipica: Rubens Bertogliatti prova ad anticipare sotto il triangolo rosso dell'ultimo chilometro. A riprenderlo è proprio Vinokourov, il cui scatto viene annullato da Cadel Evans. Le due accelerazioni fanno deragliare i pochi treni dei velocisti ancora rimasti. Alla fine il più lesto a sfruttare questa situazione è Goss, il cui spunto prende forma ai 150 metri dal traguardo. Secondo il già citato Pozzato e terzo l'americano Farrar. Domani altra frazione sulla carta per velocisti in quel di Bitonto. Visti i primi chilometri vallonati, però, partirà la consueta fuga. Grande novità per questo Giro d'Italia arriverà invece dal cielo. Dopo nove giorni funestati da pioggia, freddo e temporali, sulle strade baresi farà capolino il tanto atteso sole. Ovviamente sarà solo una parentesi. Già da giovedì, infatti, è prevista nuovamente acqua a catinelle.

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