Jannik Sinner, la profezia Ljubicic: "Come finirà il suo 2025"

lunedì 12 maggio 2025
Jannik Sinner, la profezia Ljubicic: "Come finirà il suo 2025"
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Un super ritorno ai campi sabato con la vittoria convincente sull’argentino Navone, oggi, lunedì 12 maggio, il secondo match contro l’olandese de Jong. Jannik Sinner fa sempre parlare di sé e Ivan Ljubicic, ex numero 3 del mondo e oggi voce di Sky, ha analizzato lo stato di forma del numero 1 del mondo nell’intervista a La Stampa: “Ho visto quello che mi aspettavo — ha detto — Fisicamente è al 1000 per cento, con una grande voglia di fare e ovviamente tanti dettagli da ‘ripulire’ in tutto il suo gioco”. Se il rovescio lungolinea è già pronto, dato che “è un colpo rischioso e se Jannik lo ha usato tanto vuol dire che è lucido e tranquillo”, anche il resto, il diritto e il servizio, “migliorerà con il tempo”.

De Jong invece “non ha la cilindrata per impensierirlo — ha aggiunto Ljubicic — L'esito della partita dipende da Jannik, come sempre ormai, l'unica variabile possono essere le condizioni di gioco”. A Roma, la Volpe può vincere “ma è anche vero che nei prossimi tre mesi e mezzo ci sono tre Slam, e lui ha lavorato tanto fisicamente per presentarsi al massimo per quegli appuntamenti”. E se sul cemento è il numero uno, Alcaraz è l’unico che al momento può impensierirlo: “Ricordiamoci che Alcaraz lo ha battuto sul ‘duro’ a Pechino. Jannik ha un gioco che si adatta benissimo a tutte le superfici. Spinge da fondo, ha un grande timing e la terra è perfetta per il ritorno perché gli dà più tempo per organizzarsi. Carlos può alzare l'asticella a livelli problematici anche per Jannik, ma non lo fa sempre. Ci sono altri avversari potenzialmente pericolosi, Carlos finora però è l'unico che ha dimostrato di poterlo fare con regolarità”.

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Per Sinner chiudere il Grande Slam è una possibilità “anche se molto difficile — dice l’ex tennista — Solo Djokovic, che lo ha mancato per una partita, e Serena Williams, che è arrivata a due, possono dirci l'enorme pressione che comporta. Non vedo però perché Jannik non potrebbe riuscirci”. Mentre Lorenzo Musetti, in top-10, “è maturato più tardi, come è naturale, per chi ha tante opzioni e non parte favorito negli Slam, ma può fare grandi cose”.

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