Venezia-Juve, un epilogo ricco di colpi di scena e pieno di emozioni. I lagunari sono in B, i bianconeri in Champions dopo averla spuntata nella lotta per l’Europa. Il rigore del definitivo 3-2 per la squadra di Tudor ha lasciato molto discutere, anche nel corso di Pressing, quando il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ha avuto un battibecco col giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, alimentando un polverone: "Il posto in Champions l'avrebbe meritato la Roma di Ranieri perché da quando è arrivato ha fatto 56 punti, la Juve anche oggi non sembrava la Juve ma una squadra in grande difficoltà che cerca di fare risultato — ha detto il primo — Lo ha fatto con un episodio perché quel rigore grida vendetta, posso anche essere insultato dagli juventini ma l'ho trovato anche una cosa abbastanza imbarazzante quel rigore per come è nato".
La dinamica del fallo di Nicolussi Caviglia ha fatto scatenare le polemiche. Secondo Zazzaroni l’entrata del centrocampista è stata piuttosto strana, considerando anche che il giocatore è di proprietà della Vecchia Signora: "Bisogna dire le cose che penso, è stato un rigore strano, la palla è già andata — le sue parole — Mi è sembrato un regalo, posso dirlo? Il regalo di Nicolussi perché tanto il Venezia era già retrocesso. Non insinuo, il calcio è fatto anche di queste cose, non voglio essere tacciato di chissà quale reato, ma è un rigore strano. È rigore, ma è un fallo che mi ha lasciato molto perplesso".
Ne è nato così un acceso confronto con Biasin, con il giornalista ha provato a chiarire il suo punto di vista: "Ho l'età e l'esperienza per dire quello che mi pare, è un rigore che mi ha lasciato perplesso, è un falletto — ha tuonato ancora Zazzaroni — Nicolussi è un bravissimo ragazzo, è un giocatore che ha dato tutto in questa stagione. Mi prendo le mie responsabilità, non ho attaccato il giocatore, sto dicendo quello che pensano altre persone”.
Il giorno dopo la trasmissione, lunedì 26 maggio, Zazzaroni ha pubblicato un lungo post sul suo profilo ufficiale di Instagram in cui ha spiegato il senso della sua esternazione, chiarendo che con le sue parole non voleva accusare Nicolussi Caviglia: "Ieri notte (domenica, ndr) a Pressing ho provato a spiegare quello che avevo visto e non escludo di essere stato involontariamente allusivo dopo che dall'alto è scesa la reprimenda biasinica — ha scritto Zazzaroni — Non ho detto che Nicolussi l'abbia fatto apposta, ma ho – sì – parlato di "regalo" e in seguito di intervento improvvido e ingenuità enorme: difesa schierata e pallone inattaccabile. Dell'onestà e serietà di Hans non dubito affatto, tuttavia per la sua condizione di ex l'episodio diventa cibo per maliziosi. Se l'ho ferito mi dispiace infinitamente, oltretutto durante la partita avevo appena detto ai miei collaboratori che mi era sembrato il migliore per distacco".
Poi il giornalista ha anche parlato delle polemiche nate sui social dopo il suo discorso e di alcuni insulti che gli sono arrivati: "Le offese dei tifosi da social non mi toccano — ha concluso — non querelo nessuno perché per natura sono portato a rispondere con dei vaffa diretti e a bloccare. Dimenticavo: situazione identica, ma a parti invertite, sai che casino…".