La visita della Juventus alla Casa Bianca, dopo la vittoria per 5-0 contro l’Al Ain al Mondiale per Club 2025, ha generato momenti di imbarazzo per i giocatori bianconeri, come emerso dalle espressioni di Timothy Weah e Weston McKennie. Invitati nello Studio Ovale, i giocatori si sono trovati dietro a Donald Trump, un onore riservato solitamente ai campioni di sport americani. Weah, con sincerità, ha raccontato la sorpresa per l’invito: "Ci hanno detto di andare, non avevo scelta. È stato strano, volevo solo giocare a calcio".
L’evento, una vetrina mediatica unica per la Juve, è stato amplificato dal ritorno degli sponsor Jeep e Visit Detroit sulle maglie. Tuttavia, quando Trump ha iniziato a parlare di politica, toccando temi come l’Iran, l’atmosfera si è fatta tesa per i giocatori, poco abituati a contesti così lontani dal campo. Le telecamere dei network americani hanno catturato l’imbarazzo, mentre in conferenza stampa la Fifa ha evitato domande sull’argomento, lasciando che fossero le parole pacate ma chiare di Weah a descrivere la situazione.
Juve, gelo di McKennie nello Studio Ovale dopo gli insulti a Trump
Di tutti i giocatori della Juve che ieri sono stati ricevuti dal presidente americano Donald Trump nello Studio Ovale de...E di certo le dichiarazioni del giocatore bianconero hanno fatto parecchio rumore. Trapela da quella frase l'atteggiamento gelido nei confronti del presidente Usa. Insomma è batastato un semplice incontro nello Studio Ovale per far "frignare" Weah.