Il mondiale per club è importante per tante ragioni ma soprattutto per una: il grano. Il grano fa girare il mondo e quello del calcio anche di più. I contenuti tecnici, invece, contano quello che contano, ovvero molto poco, e il motivo è presto detto: siamo alla fine di una stagione interminabile che si accavalla a quell’altra, i giovinotti sono fisicamente stravolti, le rose son un mix tra roba vecchia e roba nuova, mari e montagne attendono lor signori per ricaricare le pile.
Ecco perché risulta difficile elaborare un ragionamento che abbia senso sulla neonata Inter targata Cristian Chivu. Contro i giapponesi dell’Urawa (tifosi eccezionali) è arrivata la prima vittoria del nuovo corso che vale un piede e mezzo agli ottavi (mercoledì notte basterà un pari col River) anche se la prestazione non ha certamente fatto brillare gli occhi. L’Inter ha iniziato con un 3-4-2-1 che ha prodotto un enorme e sterile possesso palla, poi è tornata alle due punte con Lautaro e Pio Esposito e si è visto qualcosa di meglio: i giapponesi si sono chiusi nella loro area e la resistenza è terminata sul colpo del rientrante (dal lungo infortunio) Valentin Carboni.
Inter, Oaktree rimborsa il bond: 400 milioni in anticipo
L’Inter ha reso noto di aver rimborsato in anticipo il bond da 400 milioni in scadenza nel 2027. In questo modo Oa...Morale e valutazioni in ordine sparso: 1) la nuova impostazione tattica può avere un futuro, ma solo se il mercato porterà mezzepunte e fantasia in quantità. 2) Ogni genere di valutazione sulle prime uscite “sperimentali” lascia il tempo che trova e serve solo a generare caos mediatico. 3) Lautaro Martinez (153 gol nerazzurri) è una iena. 4) Il gruppo-Inter avrebbe assoluto bisogno di spegnere il motore ma, in contemporanea, non può rinunciare a un torneo che concede milioni a bizzeffe: tocca abbozzare. 5) La prima di Pio Esposito è stata incoraggiante e vale una seconda occasione che potrebbe trasformarsi in conferma per tutta la stagione. Il potenziale c’è eccome.