Prima di capire perché è stato scelto François Modesto, bisogna fare una premessa: la Juventus si sta ristrutturando in corsa perché la rivoluzione di John Elkann è stata tardiva. Però Damien Comolli, uomo scelto per fare il grande dirigente che tanto piace alla famiglia Exor, nella speranza che tutti siano Marchionne, è uno che pensa e fa. Aveva promesso il direttore tecnico a stretto giro e così è stato: dal 24 luglio, giorno del raduno, François Modesto si metterà al lavoro per la sua nuova Signora. Ma in realtà lo farà già dalla prossima settimana.
Modesto è stato preferito a Javier Ribalta, sponsorizzato da Tudor con cui ha lavorato a Marsiglia, e Marco Ottolini, attualmente al Genoa, perché ha già lavorato con i numeri, i data, ma senza diventarne schiavo. Comolli voleva un uomo di raccordo tra lui e la squadra, ovvero uno capace di leggere i dati dello scouting e capire se possano rispondere alle esigenze reali di campo. Non solo: Modesto ha una grande conoscenza del mercato intermedio dei giocatori da valorizzare, non ancora esplosi e quindi economicamente vantaggiosi da acquistare e poi, eventualmente, da rivendere. Ed è questa, secondo Comolli, l’unica modalità con cui si può sanare la Juventus sia sul piano tecnico sia su quello finanziario.
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Le altre caratteristiche? È relativamente giovane (classe ‘78), ha esperienza internazionale, ha un passato nello scouting e, soprattutto, è un profilo molto stimato dai colleghi per la sua sobrietà. Dopo annidi dirigenti dal piglio arrogante che avevano distrutto la considerazione della Juventus in ambito internazionale- da Paratici poi inibito ad Arrivabene prestato al calcio, passando per Giuntoli -, serviva un uomo che riportasse l’eleganza. Era una richiesta esplicita di Elkann a Comolli. Prima di agire da direttore tecnico, Modesto dovrà fare un mese anche da direttore sportivo, aiutando il direttore generale ai tavoli di trattativa.
Il direttore sportivo verrà inserito non prima di agosto o addirittura a mercato chiuso perché sono stati individuati profili (stranieri) attualmente sotto contratto. Poco male, Modesto è sempre stato un uomo da trattative, sia prima dell’arrivo in Italia sia nel biennio al Monza. In più arriva avendo potuto studiare la Juventus, essendo fermo dallo scorso dicembre, quando rescisse con il club brianzolo. Quello fu un bel gesto di Galliani per evitare che il suo prescelto venisse divorato dalla retrocessione e dal cambio di proprietà imminente.
È un “figlio” di Galliani che lo scelse in prima persona come braccio destro nel Monza appena promosso in A. È stato Modesto a condurre il mercato della salvezza (Pessina, Caprari, Marì, Cragno, Petagna: non tutti azzeccati, ma ha dato struttura) e le cessioni precedenti al crollo (una cinquantina di milioni incassati da Di Gregorio alla Juventus, Carlos Augusto all’Inter, Maldini all’Atalanta, Bondo al Milan, Colpani in prestito alla Fiorentina). E lo vediamo tutti i giorni che per un dirigente saper vendere è una qualità addirittura migliore rispetto al saper comprare, soprattutto se entri in una società che deve risolvere la questione Vlahovic che per quest’ultimo anno di contratto peserà più di 40 milioni a bilancio.
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Modesto ha lavorato per salvarsi ma anche per trionfare. Da ds dell’Olympiacos ha vinto quattro campionato greci, poi ha guidato il Nottingham a una promozione in Premier League che mancava da 25 anni. Logico che si inserisca in una strategia di mercato già avviata, quindi difficilmente potrà incidere del tutto. Però per ora è arrivato il solo Jonathan David, quindi lavoro da fare ce n’è. Saranno le cessioni prima a sbloccare le entrate: Nico Gonzalez è in vendita (per ora ci pensano solo in Arabia) sostanzialmente per finanziare Conceicao, che Comolli sta provando a strappare al Porto a 22 milioni (25 la richiesta). La priorità di Modesto sarà il difensore: Tudor vorrebbe Balerdi del Marsiglia e la conoscenza del campionato francese del nuovo dt, abbinata a quella di Comolli, potrebbe fare la differenza.
Potrebbe tornare in vigore il nome di Pietro Comuzzo della Fiorentina nell’idea di inserire qualche rinforzo al blocco italiano. E per la fascia sinistra, in caso di addio di Alberto Costa direzione Sporting che offre 20 milioni (con conseguente dirottamento a destra di Cambiaso), quello di Miguel Gutierrez del Girona.