Leo Messi al Como, rumors choc: l'affare "s'ha da fare"

di  Claudio Savelligiovedì 24 luglio 2025
Leo Messi al Como, rumors choc: l'affare "s'ha da fare"
3' di lettura

Il Como può pensare a Leo Messi. Certo che può. Anzi, dovrebbe. Non esiste destinazione migliore per l’ormai 38enne, chiamato a preparare il Mondiale da campione in carica ma senza una squadra da gennaio in poi. L’accordo con il Miami scade infatti a dicembre e i discorsi sul rinnovo sembrano essere stati rallentati dallo stesso giocatore che vuole riflettere sul suo futuro. Gli tocca fare una scelta di vita, l’ultima della sua carriera: finire a Miami oppure altrove? In patria, al Newell’s Old Boys, sull’esempio di quanto ha fatto l’amico Angel Di Maria appena tornato al Rosario Central, o in Europa, Liga esclusa per ovvie ragioni di cuore nei confronti del Barcellona? Niente è meglio del Como per Messi. Un bel posto in cui vivere, una bella squadra di giovani in cui fare da chioccia, un bel rapporto con l’allenatore, un bel progetto per trovare qualche ultima motivazione in più, un campionato competitivo e magari l’idea di progettare già un post-carriera come ha fatto Fabregas. Magari non vuol dire niente, ma la presenza al Sinigaglia di Antonella Roccuzzo, moglie di Messi, per l’amichevole del Como contro il Lille può essere indicativa.

Dopo la partita, Ciro e Mateo (figli di Leo) e Leonardo (uno dei tre figli di Fabregas) sono scesi in campo per una partitella sotto il controllo di entrambe le mamme. Fabregas ha poi spiegato che la famiglia Messi era sua ospite: «È stato a casa mia in vacanza. Era in viaggio per vedere qualche amico e noi siamo tra questi, le nostre mogli e i nostri figli si conoscono. Ora è tornato negli Stati Uniti». Di sicuro alla famiglia Messi piace il Lago di Como quanto a Messi inizia a piacere l’idea di crearsi un finale di carriera romantico, memorabile, diverso dalla banale Arabia Saudita che ha invece srotolato un tappeto di soldi a Cristiano Ronaldo. Se avesse voluto andarci, Messi, lo avrebbe già fatto, e questo è il più grande indizio circa la (remota) possibilità di uno sbarco a Como. I soldi non sono un problema. Chiaro che Messi dovrà abbassarsi l’attuale ingaggio da circa 19 milioni di euro all’anno ma il Como non avrebbe difficoltà ad accontentare Leo.

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Sarebbe un’operazione diversa rispetto a Varane, ad esempio: Messi è l’eccezione assoluta. E Fabregas, ex compagno di squadra al Barcellona, il motivo per cui è possibile: «Mai dire mai». Fa eco Suwarso, presidente del club, che a La Provincia di Como ha ammesso con un sorriso: «Messi al Como? Sarebbe divertente», precisando poi che «non è un’operazione su cui stiamo lavorando» per non alimentare false speranze. Ma la speranza, pur minima, ormai ha messo le radici e a volte queste cose, apparentemente pazze, sono quelle più logiche: esiste posto migliore di Como per un Messi 38enne che deve prepararsi per il Mondiale e poi chiudere la carriera in modo romantico ma ugualmente competitivo?

Non sono permessi sogni così romantici alla Juventus che oggi si raduna e con Joao Mario al posto di Alberto Costa. In realtà non è uno scambio ma una doppia operazione utile anche a iscrivere una plusvalenza: il Porto compra il 21enne per 16 milioni mentre la Signora acquista il 25enne per 12. Il Milan, invece, spera che l’Al Itthiad faccia un’offerta per Bennacer. L’Inter ha chiuso la cessione di Stankovic al Bruges. La Roma accoglie il 18enne portiere Zelezny, ex Juventus, per il ruolo di vice mentre il Napoli per lo stesso ruolo ha ormai acquistato Milinkovic-Savic dal Torino per ben 22 milioni.

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