“Sono qui per giocare a calcio. Il mio cognome? Ha dato più fastidio agli altri che a me”. Non è il classico dei figli d'arte. Ma il suo è un cognome pesante, anzi: pesantissimo. Romano Floriani Mussolini, dopo l'esperienza con la maglia della Lazio, è approdato in prestito alla Cremonese che da quest'anno disputerà il campionato di Serie A. E subito una certa sinistra ha polemizzato sul suo cognome.
“Sono felice di essere arrivato qui, ho accettato subito quando c’è stato il via libera - ha detto il pronipote del Duce -. Il mio cognome non mi ha mai causato problemi e, dal mio punto di vista, meno se ne parla meglio è. Sono qui per esprimermi in campo, non per altro. Penso che la Cremonese rappresenti l’occasione giusta per me, per tanti fattori: la scorsa stagione l’ho affrontata da avversario in campionato e ai playoff e mi sono rimasti impressi sia il tifo coinvolgente che lo stadio, che trovo molto bello", ha detto il terzino grigiorosso.
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Per Alessandro Laterza «è una questione di democrazia». Perché la richiesta inoltrata dal mini...E ancora: "Sono tutte cose che hanno inciso sulla mia scelta di venire qui, dove in più ho trovato un centro sportivo importante e un’organizzazione che mi ha colpito in positivo. La trattativa è stata molto veloce perché ero convinto sin dall’inizio e ritenevo fondamentale poter lavorare già a partire dal raduno: ho già legato molto con i miei compagni e il mister mi ha fatto un’ottima impressione, sta già cercando di trasmetterci i suoi principi in entrambe le fasi”.