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Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, bufera per "il gesto del Rolex"

di Lorenzo Pastuglialunedì 20 ottobre 2025
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, bufera per "il gesto del Rolex"

2' di lettura

Un sorriso, una battuta, poi quel gesto con il braccio che ha fatto il giro del mondo. Durante la premiazione del Six Kings Slam a Riad, Carlos Alcaraz si è girato verso Jannik Sinner, ha mosso il polso sinistro e gli ha detto qualcosa a bassa voce. I due sono scoppiati a ridere, e un attimo dopo anche l’altoatesino ha imitato il movimento. Sul braccio di entrambi, in bella vista, brillava lo stesso orologio: un Rolex Daytona, simbolo non solo di lusso ma di un legame condiviso — sportivo, personale e commerciale.

La scena, apparentemente spontanea, ha raccontato più di molte parole. Il trofeo d’oro in mano a Sinner, il sorriso complice di Alcaraz, la leggerezza di due ventenni che si contendono il futuro del tennis mondiale ma che sanno ancora divertirsi insieme.

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Dopo la finale, lo spagnolo ha parlato di “una grande amicizia”, e Sinner ha risposto su Instagram con un semplice “amico mio”. È un rapporto vero, nato sui campi e consolidato fra risate, allenamenti e finali condivise.

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Dietro la spontaneità, però, c’è anche la precisione del marketing. Entrambi sono ambasciatori di Rolex: Sinner dal 2020, quando era ancora un talento in crescita; Alcaraz dal 2022, da subito volto globale. Gli accordi, stimati tra i cinque e gli otto milioni di dollari l’anno (4,29 e 6,87 milioni di euro al cambio attuale), includono orologi in omaggio, apparizioni e visibilità mondiale. E quale vetrina migliore della finale più ricca della storia del tennis? A Riad, tra oro, trofei e sorrisi, il gesto del polso ha ricordato che per Sinner e Alcaraz il tempo scorre alla stessa velocità, quella dei campioni, dentro e fuori dal campo.