Mentre in Italia infuriano le polemiche per la rinuncia alla Coppa Davis, Jannik Sinner si gode la serenità di Vienna. Qui, dove ha già trionfato nel 2023, il numero due del mondo ritrova la sua comfort zone e intanto ha vinto il primo match contro Daniel Atmaier per 6-2 6-0. "Non è certo un segreto. Si può dire che è quasi un torneo di casa", ha raccontato. La vicinanza con Sesto Pusteria e la presenza di tanti tifosi altoatesini rendono l’Erste Bank Open un appuntamento speciale: "Quando arrivano la famiglia, gli amici e così via, significa davvero molto per me. È un torneo molto bello, e non è nemmeno lontano, sei ore di macchina”.
Sul cemento indoor viennese, Sinner sembra trovare equilibrio e concentrazione, lontano dal rumore mediatico. "Il campo è la mia isola felice", ha spiegato, ribadendo quanto il tennis resti la sua priorità. Qui può pensare solo a giocare, mentre in Italia si discute del suo no alla Davis. Ma per lui contano i fatti, non le polemiche: "La fiducia in me stesso è molto, molto alta. Ogni volta che si gioca bene, si arriva al torneo successivo con la mentalità giusta”.
Chi scopre il tricolore soltanto contro Sinner
Non ci volevano Cassandre per prevedere il bailamme scatenato dalla rinuncia di Jannik alla Davis. Tutto prevedibile. E ...Vienna, per Jannik, è anche un luogo di gratitudine: "Nel 2019 mi diedero una wild card, mi ha aiutato tanto. Ora torno con uno status diverso, ma la voglia è la stessa: cerco di giocare il miglior tennis possibile e poi vedremo cosa riuscirò a fare”. Lontano dalle discussioni e vicino alle sue radici, Sinner ha trovato il modo migliore per ritrovare serenità e concentrazione. A Vienna non cerca risposte, ma conferme: che il suo tennis, più delle parole, continui a parlare per lui.

