"Io non so se è realmente in grande confusione alla Juve oppure si sta portando ancora dietro la questione nazionale, che vede ancora ombre da tutte le parti. La formazione iniziale a me ha dato l'impressione che lui è andato lì per non prenderle. Luciano Spalletti non l'ho mai visto così, in tutta la sua carriera: Empoli, Sampdoria, Roma, Zenit San Pietroburgo, sempre a giocarsi la partita. Lui a Napoli è andato a giocarsela con queste due punte larghe, poi la riprendi la partita e vuoi un'altra volta rimanere col pareggio, tu non vuoi andare a perdere". A parlare è Antonio Cassano nell'ultima puntata di Viva el Futbol.
"Non l'ho mai visto, un allenatore come lui per cui stravedo, che ha sempre giocato un calcio meraviglioso - ha spiegato ancora Fantantonio -. In questo momento qua la domanda lecita che io ho fatto è se lui è in confusione clamorosa dopo quaranta giorni che sta alla Juve o è ancora il rimasuglio della nazionale che lui si porta dietro, che ha ancora le sue incertezze. Perché Spalletti io lo conosco, quei tre-quattro mesi che l'ho avuto alla Roma, poi con gli anni ho imparato a conoscerlo anche indirettamente. Lui vede ombre da tutte le parti. E allora io non so se è realmente in grande confusione alla Juve oppure lui i rimasugli se li sta portando ancora dietro della questione nazionale, che vede ancora ombre da tutte le parti etc etc".
Yildiz fa gol, Spalletti lo stronca: Juve, esplode il caso
Sul banco degli imputati Luciano Spalletti ha messo un po' tutti i suoi giocatori, per primo Manuel Locatelli. Una &...E ancora: "Io voglio Spalletti nostro, quello che ha fatto uno spettacolo miracoloso a Napoli, quello che ha fatto bene al San Pietroburgo, quello che ha fatto secondo per tre volte di seguito alla Roma, quello che giocava bene all'Empoli. Io voglio quell'allenatore che parla in un certo modo. Io non voglio un allenatore che ha trovato squadra, che è comodo, dici ‘va la Juve, però comandano gli altri'. Io me lo ricordo Spalletti chi era, ha fatto guerra al mondo, non gli fregava un cazzo. Ha fatto guerra a Totti a Roma, discusso all'Inter con Icardi, se ne sbatteva i coglioni. Io non voglio che perché la Juve ti ha chiamato, hai un'opportunità importante e devi stare alle condizioni di Comolli e compagnia varia. Io spero che sia solo in confusione e non si fidi dei giocatori che sono scarsi – e questo io lo dico da una vita – però io voglio che Spalletti nell'arco di poco, che lui ha detto ‘ci dobbiamo dare una sveglia anche velocemente', anch'io voglio una sveglia velocemente da parte sua, voglio vedere un marchio. Anche se perdi le partite, voglio vedere il tuo marchio".




