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Luciana Lamorgese, Alessandro Sallusti: "Parla di Ius soli perché non sa proteggere i confini"

Alessandro Sallusti
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Quando la discussione politica a sinistra, come accade ciclicamente, prende a ruotare attorno allo ius soli di solito vuole dire che la situazione degli sbarchi di clandestini è talmente fuori controllo da necessitare di una manovra diversiva per distrarre l'opinione pubblica. Fateci caso: più sale il numero degli immigrati che raggiungono le nostre coste più il Pd si lancia in proclami sul diritto di cittadinanza. Questa volta a spalleggiarlo è scesa in campo anche la ministra degli Interni Luciana Lamorgese che in realtà dovrebbe occuparsi di ben altri diritti, tipo quello degli italiani di avere - soprattutto in era Covid - confini protetti e in subordine quello degli immigrati di avere una accoglienza civile e sicura in attesa, per i non aventi diritto, di un celere rimpatrio.

 

Ma, siccome il ministero degli Interni non è in grado di fare né la prima né la seconda cosa, la si butta sui diritti civili omettendo che l'Italia già oggi è tra i Paesi occidentali quello con il più alto tasso di integrazione di fatto a partire dai diritti allo studio e all'assistenza per i minori - e con il maggior numero di cittadinanze concesse, circa 130 mila all'anno, secondi solo alla Germania. Tutto questo Enrico Letta lo sa bene, ma siccome non sa bene cosa fare del suo partito che come un pendolo oscilla tra Draghi e Conte a seconda dei giorni, ecco che non trova di meglio che ammorbare i suoi e tutti noi con questioni inutili e marginali tipo la legge sulla transfobia, detta anche legge Zan, o sullo ius soli spacciato come emergenza nazionale.

 

E siccome da quelle parti si è persa non solo la linea ma pure il senso del ridicolo, ieri la senatrice Pd Monica Cirinnà ha posto con forza al governo un problema centrale per la democrazia: «Ai trans- ha dichiarato- non può essere chiesto di esibire il Green pass per una questione di privacy identitaria». Brava Cirinnà, ma mi chiedo: come fa un poliziotto a capire che una certa persona è trans in modo da non disturbarla? E come si fa a controllare la veridicità di questa, immagino, autocertificazione-salvacondotto? Povera sinistra, che quando parla di identità incerte in realtà parla di se stessa.

 

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