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Favignana, orrore contro un immigrato paraplegico: a cosa lo condannano gli scafisti. Lamorgese che dice?

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Una storia drammatica che deve far pensare a chi chiede a gran voce i porti aperti: un immigrato paraplegico sbarcato è stato lasciato su uno scoglio dagli scafisti. È accaduto nell'isola di Favignana, dove un cittadino nordafricano di 30 anni è stato intercettato da solo con la sua carrozzina su uno scoglio. L'uomo è stato recuperato grazie a un intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82esimo Csar dell’Aeronautica Militare.

 

 

I soccorritori, che avevano tratto in salvo i suoi 23 compagni di viaggio, non sono riusciti a raggiungerlo via mare così hanno chiesto l'intervento dell’elicottero: "Siamo stati attivati dal 118, la zona su cui si trovava l’uomo era irraggiungibile da terra e da mare – racconta Serafina del soccorso alpino che, insieme all’aeronautica, ha effettuato il soccorso del migrante – non sappiamo molto di lui, solo che è stato abbandonato lì. È stato stabilizzato e montato su una barella e col verricello è stato tirato su". Al momento il 30enne si trova all’ospedale di Trapani per le cure, visto che si sarebbe ferito sulle rocce in zona Cala Rotonda. 

 

 

Oltre al 30enne nordafricano sono più di 400 i naufraghi recuperati e a bordo della Sea Watch. "Dopo aver effettuato altri due soccorsi, SeaWatch3 ha ora a bordo oltre 400 naufraghi. Il nostro aereo Seabird ci ha segnalato la presenza di un gommone sovraccarico in difficoltà. Alcune persone erano già in acqua ma il nostro equipaggio è riuscito a trarre tutti in salvo" ha spiegato la Ong. Una situazione fuori controllo che mette a serio rischio la vita di chi arriva sulle coste italiane. Eppure neanche di fronte all'evidenza Luciana Lamorgese, ministro dell'interno, intende cambiare rotta e garantire arrivi legali e sicuri di chi cerca rifugio. 

 

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