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Macron umiliato dal suo ex ministro: "Svolta pericolosa", cosa ha fatto

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Gerard Collomb aveva lasciato il ministero dell’Interno nel 2018, soprattutto a causa delle sue divergenze con Emmanuel Macron sulla gestione dell’immigrazione. Ecco perché l’ex ministro non ha perso l’occasione di fare polemica adesso che la Francia si ritrova nel bel mezzo di una crisi diplomatica con l’Italia. Secondo Collomb il governo non avrebbe dovuto farsi carico dei passeggeri della Ocean Viking, perché in questo modo può segnare una “svolta pericolosa” nella politica migratoria.

 

 

“Sono in gioco le fondamenta dell’immigrazione”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al quotidiano Le Point. A spingerlo alle dimissioni nel 2018 furono soprattutto la proposta di creare un hotspot a Tolone o Marsiglia: “Tutti i miei team allora mi dimostrarono che, vista la legislazione francese ed europea, se avessimo accolto dei migranti in questo tipo di centri, non saremmo più riusciti a farli partire. Rifiutandomi di entrare in questa spirale e di lasciare costruire un centro di accoglienza di migranti che in futuro potrebbero essere responsabili dell’uccisione di persone o di violenze, nell’ottobre 2018 ho deciso di rassegnare le dimissioni”.

 

 

Collomb ha quindi ribadito la sua contrarietà all’accoglienza della Ocean Viking perché “crea un precedente e non può che incoraggiare le reti di trafficanti per i quali i migranti sono fonte di notevoli guadagni. Possiamo essere commossi da tutti questi casi individualmente, ma per attenerci solo a una reazione di sensibilità, stiamo rafforzando il problema più che lo stiamo risolvendo”.

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