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Meloni e barconi, così la premier suona la sveglia alla Ue

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Il premier Giorgia Meloni ieri ha riunito i ministri per affrontare il dossier dei migranti. Presenti i vicepremier Tajani e Salvini, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il titolare della Difesa Guido Crosetto, la responsabile del Dis Elisabetta Belloni e il sottosegretario all'attuazione del programma Giovanbatttista Fazzolari. Sul tavolo del governo c'è la preparazione dei nuovi decreti per approvare il giro di vite contro le Ong, ma anche la limatura della proposta italiana sul tema immigrazione per il Consiglio Ue in programma venerdì 25 novembre.

 

 


Ieri, in proposito, è intervenuto il ministro per gli Affari europei della Repubblica Ceca, Stato che ha la presidenza di turno. «La questione migratoria non è limitata alla polemica fra Italia e Francia su una nave di Ong, ma è un dibattito molto più ampio che dovrà essere affrontato dai paesi Ue per cercare gradualmente delle soluzioni» ha detto Mikulas Bek, «i governi italiano e francese hanno questioni difficili sul tavolo, e ci sarà un Consiglio Ue straordinario degli Affari interni il 25 novembre».

 

 


Intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ribadisce la richiesta all'Europa di investire di più: «L'Europa deve mettere almeno 100 miliardi, da spendere con una strategia. L'Italia deve assumere un ruolo decisivo in questo e rafforzare la nostra presenza in Nordafrica, Balcani e Sudamerica».

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