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Lady Soumahoro, la rivelazione: "Mi disse che era la nipote del premier del Ruanda"

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Liliane Murekatete, moglie di Aboubakar Soumahoro, lavorò a Palazzo Chigi con lui durante il governo Berlusconi. Ora Alberto Michelini, in una intervista a Il Corriere della Sera, ricostruisce il loro rapporto professionale: "Ero rappresentante del presidente del Consiglio al G8 dell'Africa. A un incontro organizzato da Laura Boldrini, allora all'Unhcr, lei tenne un discorso molto bello. E la mia assistente disse: 'Perché non la prendiamo?'". Così, prosegue l'ex deputato di Forza Italia, "la convocai. Mi raccontò che era fuggita dal Ruanda al tempo della guerra con i Tutsi, lei era Hutu. Disse che sua madre era un'insegnante e suo padre medico, studiava dai salesiani, parlava perfettamente italiano ed era intelligente, ci colpì e la prendemmo".

 

 

"Veniva con noi agli incontri con le delegazioni africane", spiega Michelini. "Era una buona presentazione avere nel nostro staff una persona africana. E lei era molto brava nelle relazioni. Ed era di buona famiglia". "Un giorno incontrammo il primo ministro del Ruanda e lei me lo presentò come suo zio", racconta ancora l'azzurro. Liliane affermò che era la nipote del premier, "così mi disse. E vidi che si salutavano in modo affettuoso". Dopodiché, conclude Michelini, "ha lavorato con noi 3 anni e poi non l'ho più vista". A quei tempi, non indossava abiti firmati, "vestiva con tailleur sobri. Era capace. Poi dipende come usi la tua intelligenza. Ed evidentemente c'è stata un'evoluzione. Sono sconcertato".

 

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