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Matteo Piantedosi, la decisione: "Perché mando la nave Ong a La Spezia"

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Geo Barents sbarcherà in Italia, a La Spezia. Un'assegnazione, quella del porto sicuro, che ha visto le lamentele della ong norvegese. Il motivo? "Questa città si trova a circa 100 ore di navigazione dalla nostra posizione attuale". Proprio così all'organizzazione non governativa non basta ottenere il via libera allo sbarco, ma pretende anche di scegliere il luogo. E così Matteo Piantedosi replica per le rime. A margine dell’apertura dell’anno accademico dell’Istituto superiore antincendi dei vigili del fuoco, il ministro dell'Interno allontana l'ipotesi di una rassegnazione dei porti: "Non è una risposta, va lì solo per una questione di rotazione".

E alle ong lancia una chiara frecciata: "Noi ci lamentiamo del fatto che c’è questa coincidenza astrale - prosegue il titolare del Viminale - La presenza delle navi delle Ong insieme con le condizioni climatiche fanno ripartire i gommoni dalla Libia, anche le imbarcazioni più fragili. Noi ci lamentiamo di questo, loro si lamentano della lunga percorrenza". Per Piantedosi, infatti, "il naufragio e il salvataggio sono qualcosa di occasionale non di ricerca sistematica che induce alle partenze. La presenza delle navi delle Ong fa ripartire i gommoni, non le barche strutturate. Questo è il dato fattuale che registriamo".

E l'Italia pare non essere l'unica. Non a caso la Geo Barents è stata allontanata anche dalla guardia costiera libica: "Dovete andare via". Quelle della ong sembrano dunque operazioni sistemiche, che mettono sempre più a repentaglio la vita degli immigrati. Intanto il ministro ha garantito ai vigili del fuoco il suo pieno sostegno: "Assicuro il mio impegno per proseguire nel processo di valorizzazione e innovazione de corpo e per l’implementazione delle sue dotazioni".

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