Nuovo fermo amministrativo per la nave Ong Open Arms. L'equipaggio, dopo una serie di interventi di salvataggio nel mar Mediterraneo, e dopo aver fatto sbarcare a Marina di Carrara i 176 migranti soccorsi, è stato ascoltato per 6 ore dalle autorità competenti. Risultato? Un provvedimento di fermo di 20 giorni e una multa da 3 a 10mila euro. A riferirlo, con una nota, è la stessa ong che - come già accaduto per lo sbarco del 22 agosto - non ha rispettato il decreto Piantedosi che vieta i salvataggi multipli in mare.
Eppure i volontari spagnoli non la vedono così. "Il reato? - scrivono sui social - Aver soccorso 176 persone. Affronteremo il fermo e le conseguenti spese legali, convinti di essere dalla parte giusta delle storia, abituati ormai da 8 anni a doverci difendere per un paradossale capovolgimento della realtà per cui chi salva vite viene inquisito, multato e fermato e chi invece incarcera, tortura, ricatta persone vulnerabili viene finanziato e sostenuto con fondi europei".
PIPPO
Ancora lei, ancora Iolanda Apostolico, il giudice di Catania finita nel mirino per aver rimesso in libertà alcuni...E dalla parte della Ong ecco schierarsi il Pd. "Il blocco è l'ennesimo scandalo di questo governo - dichiara il deputato dem Matteo Mauri, ex viceministro dell'Interno -. La 'Legge contro le Ong' voluta dal Governo Meloni-Salvini, che pretende di vietare di fare salvataggi multipli di imbarcazioni in difficoltà, è una legge pericolosa che mette a rischio della vita migliaia di persone. A maggior ragione visto il significativo aumento degli arrivi via mare registrati in questi mesi". A fargli eco Matteo Orfini che su Facebook parla della volontà della "destra italiana di costruire un nemico". Intanto ì deputati e senatori del Pd eletti in Toscana chedono che le sanzioni alla ong vengano abolite. D'altronde, sono gli stessi esponenti che lo scorso settembre sono stati a bordo della nave sanzionata per aver violato il decreto Cutro e hanno avviato una donazione a Open Arms.