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L'immigrato e il sussidio da 1.000 euro al mese: "Non pago l'affitto", travolto dagli insulti

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Costa carissima una diretta video su TikTok a un immigrato, che mentre cammina per strada confessa ai suoi follower di non aver pagato l'affitto per un anno intero grazie ai 1.000 euro al mese ricevuti dallo Stato per favorirne "l'integrazione".

Non siamo in Italia, fino a qualche mese fa patria del reddito di cittadinanza distribuito a destra e a manca senza troppi controlli, ma a New York. Metropoli simbolo di accoglienza e multiculturalismo per antonomasia, di fatto la porta degli Stati Uniti nel mondo. 

 

 

 

La sfacciataggine con cui l'utente @yimderoficial si vanta sui social dell'aver usato la carta prepagata in dollari con l'equivalente di 1.000 euro al mese garantita alle famiglie di immigrati dall'amministrazione cittadina, però, lo ha fatto finire nell'occhio del ciclone. 

La sua storia è stata raccontata dal tabloid britannico Daily Mail: il ragazzo, grazie al sussidio "comunale" messo a punto dal sindaco democratico Eric Adams, spiega di non aver pagato l'affitto per un anno in una delle città più care al mondo. "Sono felice per tutto il sostegno che ci hanno dato come venezuelani - le sue parole nella clip -. Siamo estremamente grati perché il governo ci ha dato, in questa carta rossa, 1.000 euro al mese. E lo ha fatto per tutti i migranti venezuelani che si trovano nei rifugi". 

 

 

 

Come lavoro il giovane è un rider e quella carta prepagata, indubbiamente, gli ha dato una bella mano. "Mi è già arrivata, grazie a Dio. Siamo felici, felici perché ancora una volta ci stanno dando il sostegno di cui abbiamo bisogno". In realtà, il venezuelano se l'è presa anche con chi entra nel paese irregolarmente: "Non è colpa mia. Non è colpa nostra se vi mettete in testa di venire in questo Paese e iniziare subito a fare un sacco di soldi". 

Tuttavia, il tenore dei commenti ai video è inequivocabile. Chi ha chiesto alla governatrice Kathy Hochul di intervenire e chiudere d'imperio il programma del sindaco ("Basta così, è una vergogna"), chi se la prende con gli immigrati accusandoli di essere privilegiati e tutelati  ("Non è gratis. Quello che ottenete lo avete grazie a noi che paghiamo le tasse") e chi, lui pure immigrato, contesta la filosofia stessa dietro al video: "Io vivo negli Usa ma ho le mani per lavorare e non ho bisogno di avere degli aiuti come te".

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