Bologna, "espulsione impossibile" per il marocchino delle forbiciate

Il Marocco non riconosce come suo cittadino il 27enne che ha aggredito persone a caso a colpi di forbice. Dunque...
martedì 6 maggio 2025
Bologna, "espulsione impossibile" per il marocchino delle forbiciate
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Zakaria Azmami in arresto per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Il 27enne marocchino, che armato di forbici ha ferito tre passanti e due carabinieri, si trova ora nel carcere di Sant'Orsola. Il giovane non era nuovo alle forze dell'ordine. Dal 2021, sempre a Bologna, ha accumulato decine di denunce: dallo spaccio all'immigrazione clandestina, fino ai reati violenti contro la persona. Un soggetto pericoloso, dunque, eppure protagonista di un tentativo di espulsione andato a vuoto. 

Tra gli episodi più cruenti quello che ha visto Azmami aggredire una trentenne pregiudicata, di cui era ospite, e sua figlia di quattro anni. Ma anche l'aggressione a un vicino di casa di questa e a un'altra donna alla fermata del bus. In quella circostanza, il 27enne era stato denunciato dal Radiomobile. Dopo poco Azmami si era presentato alla caserma dei carabinieri del Navile. In quella circostanza voleva denunciare un connazionale con cui aveva avuto una colluttazione (l’uomo lo aveva denunciato a sua volta). I militari, dopo aver raccolto la denuncia, in considerazione del fatto che il ventisettenne era pregiudicato, pericoloso e irregolare, avevano preso contatti con l’ufficio Immigrazione della Questura, per valutare l’espulsione. Tra l’altro - sottolinea il Resto del Carlino -, quel giorno era stato trovato anche in possesso di droga, motivo per cui era stato di nuovo denunciato. Dopo essere stato fotosegnalato, Azmami era stato accompagnato, su disposizione del questore, al centro per il rimpatrio di Ponte Galeria. Qui è rimasto fino a dicembre, quando è stato rimesso in libertà per ‘motivi sanitari’. Intanto, l’uomo aveva anche tentato di ottenere una protezione internazionale. Domanda rigettata a gennaio scorso.

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Tornando a questi giorni il giovane si trova in rianimazione, dopo che gli agenti - per fermare la sua furia - hanno dovuto ricorrere al taser. Se dunque il fermo verrà convalidato, andrà alla Dozza. Altrimenti tornerà a delinquere. D'altronde la strada per l'espulsione sembra in salita considerati i problemi legati all’identificazione esatta, visto che il Marocco non lo riconosce come suo cittadino.